Teramo, un anno di Federconsumatori

pasquale_di_ferdinandoTeramo. Un tempo c’erano i reclami per i contratti telefonici, oggi, a distanza di cinque anni, sul banco degli imputati salgono le società di fornitura energia. Falsi contratti, falsi operatori che propongono una lunga serie di false offerte, che si possono tradurre in una sola parola: truffa. Fortuna che al fianco dei consumatori “traditi” c’è la Federconsumatori che, con le sue “antennine” alzate sul territorio, vigila, osserva, ascolta e dà inizio alla battaglia per vedere riconosciuti i diritti di coloro che portano avanti l’economia di un Paese.

“In cinque anni sono stati fatti molti passi avanti” spiega Pasquale Di Ferdinando “ed è cambiata anche la tipologia di utente”. Sempre più persone tra i 50 e i 60 anni si rivolgono, infatti, allo sportello teramano, ma crescono anche gli appartenenti alle fasce giovanili, tra i 30 e 40 anni, così come il numero dei separati, dei laureati e dei professionisti.

“Sono oltre 2000 i ricorsi presentati all’Enel” aggiunge Di Ferdinando “ma abbiamo approntato un sistema che sta facendo scuola a livello nazionale e che prevede l’incontro diretto tra l’associazione e la società per trovare la soluzione immediata al problema. Sedersi faccia a faccia con un funzionario è stata la chiave di volta”.

Federconsumatori, tuttavia, non si occupa solo di energia, ma anche di truffe bancarie e finanziarie, di malasanità, di società recupero crediti (“una vera e propria aggressione al vivere quotidiano, ragion per cui sono state presentate numerose denunce per stalking”). Insomma, un controllo a 360 gradi, perché la truffa è sempre dietro l’angolo.

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