Vertenza Teleponte, gli stipendi non arrivano: riprende l’agitazione

Teramo. Riprende lo stato di agitazione del personale, tecnico e giornalistico di Teleponte, la storica televisione teramana alle prese con una vertenza di non semplice soluzione.

 

La tregua, con la proprietà, nella sostanza è finita oggi alla luce della nota diffusa dalle organizzazioni sindacali (Franco Di Ventura della Cgil e Pina Manente, vicesegretario del sindacato dei giornalisti).

 

 

La redazione e il personale tecnico di Teleponte“, si legge nel comunicato, ” con senso di responsabilità e spirito di sacrificio hanno garantito contenuti e trasmissioni mantenendo viva la testata editoriale nonostante le difficoltà.

 

Pur essendo venuti a conoscenza di un fatto nuovo, l’esistenza di un soggetto imprenditoriale che ha avviato una trattativa per rilevare la società Fin Television, (circostanza che sarà valutata all’esito del tavolo che si svolgerà in Provincia con i rappresentanti della nuova proprietà), siamo costretti a rilevare che l’impegno dell’attuale proprietà di erogare gli stipendi ancora sospesi entro il 30 giugno non è stato rispettato.

 

 

Il pagamento delle quattro mensilità dovute rappresenta una condizione imprescindibile per i dipendenti.

 

Pur comprendendo la complessa vicenda che ruota attorno ad eventuali passaggi societari ed augurandoci che questi possano concludersi positivamente con il mantenimento dei livelli occupazionali, giornalisti e personale tecnico, riuniti in assemblea, proclamano lo stato di agitazione assicurando i notiziari ma astenendosi dai servizi filmati. La protesta andrà avanti sino al pagamento degli stipendi”.

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