Giulianova, Sergio Comastì resta in carcere: udienza rinviata al 1 marzo

prosergio_003Giulianova. Lo aspettavano tutti a Giulianova ma Sergio Comastì resta in carcere a Castrogno. L’udienza d’appello in programma oggi pomeriggio al tribunale di sorveglianza de L’Aquila per discutere la condanna di due anni e un mese del vucumpra senegalese, è stata rinviata al 1 marzo perché il fascicolo era incompleto. L’avvocato Luca Pepe aveva preparato e consegnato tutti i documenti utili per la scarcerazione di Sergio a fine ottobre, ma a distanza di quasi tre mesi non è stato redatto il verbale dei servizi sociali.

 

Sergio, Serh Ndiaye 51 anni senegalese, è rimasto molto male perché sperava di tornare a Giulianova nei prossimi giorni, invece dovrà restare in carcere ancora un mese e mezzo per un intoppo burocratico. Nel frattempo il giudice che esamina il caso ha annunciato all’avvocato Pepe che nei prossimi giorni accerterà la veridicità della proposta di lavoro che un campeggiatore giuliese ha offerto a Sergio, una volta fuori dalle sbarre. L’avvocato Pepe prima delle vacanze di Natale ha anche presentato al tribunale di Giulianova l’annullamento della condanna comminata a Sergio per una presunta difformità tra la data del fermo del senegalese e quella del sequestro dei cd contraffatti. Delusione per il comitato di solidarietà che nei giorni scorsi aveva raccolto poco più di 270 euro come regalo di Natale per Sergio Comastì.

 

 

Impostazioni privacy