Cogevo: Il Wwf guardasse allo stato dei fiumi!

walter_squeoGiulianova. E’ polemica tra il Co.ge.Vo-Federpesca e il Wwf che nei giorni scorsi in una nota ha contestato l’ipotesi di realizzare all’interno dell’area marina protetta del Cerrano un corridoio di pesca per le vongolare. A protestare è Walter Squeo, responsabile regionale della Federpesca e vice presidente del Cogevo che ha inviato una lettera al Ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo e al Prefetto di Teramo Eugenio Soldà per contestare la presa di posizione dell’associazione ambientalista.

“Veniamo accusati”, sostiene Squeo, “di provocare un forte impatto per l’ecosistema marino non compatibile con l’esistenza di un area marina protetta. Allora ci si chiede come mai questi professionisti e tutori dell’ambiente non spendono il loro tempo nello stilare dei dossier dettagliati su come vengono gestiti i corsi d’acqua che sfociano in questa zona? Forse è vero il fatto di “vantarsi” di possedere in Abruzzo la discarica più famosa d’Europa, quella di Bussi sul Tirino, e i fiumi più inquinati d’Italia quali il Saline, il Piomba, il Pescara, il Tronto e il Vibrata”. Squeo contesta anche il fatto che a Pineto in questi giorni si stia installando un’antenna per la telefonia mobile, nel quartiere di Scerne. Ricorda poi i gridi d’allarme lanciati dalle stesse vongolare sullo stato dei fiumi locali che sono una delle principali cause di inquinamento dei fondali.torre_cerrano1

“Tutto questo cade sempre nel vuoto”, conclude, “senza porre rimedio a tali situazioni di degrado. Mentre si pensa a come poter intralciare il lavoro dell’unico settore della pesca che in questo momento dà un’occupazione ai giovani e produce reddito. Esistono dei programmi di bonifica delle aree inquinate, perché non vengono attuati?” Il responsabile della Federpesca conclude infine ricordando che il Cogevo è un consorzio che prima di tutto tutela il settore della pesca e il suo ambiente per assicurare un’attività anche in futuro e che mai danneggerebbe l’ecosistema marino. Invita quindi il Wwf ad occuparsi di questioni più serie e non ad intralciare l’attività delle vongolare che da tempo hanno varato un programma di autotutela e di rispetto dell’ambiente.

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