Teramo, l’Adsu si trasferisce al campus e offre borse-lavoro

Cambiamenti in vista all’Adsu di Teramo che punta a migliorare i servizi offerti agli universitari che scelgono la città aprutina per completare i propri studi, nell’ottica della spending review. L’Azienda per il diritto allo studio teramana, che ha approvato questa mattina una serie di delibere volte ad aumentare la qualità delle attività svolte grazie ad una mini rivoluzione nell’assetto organizzativo interno, spinge, dunque, sull’acceleratore, trovando grande apertura e condivisione di intenti con l’Università.

Oltre alla riduzione della retribuzione del dirigente e alla dismissione dell’auto di servizio, con una limitazione di spesa di circa 6mila euro annui, l’Adsu ha trovato un accordo con l’Ateneo teramano per attuare il trasferimento degli uffici, con concessione in uso gratuito, dall’attuale sede centrale in via Delfico, al campus universitario, dove saranno ospitati proprio sopra il Rettorato. Inoltre saranno aperti due sportelli per dare agli universitari tutte le informazioni necessarie sui servizi forniti dall’Azienda.

“In questo modo”, ha spiegato il presidente Paolo Berardinelli, “sarà più semplice poter usufruire dei servizi connessi con il diritto allo studio senza doversi muovere dall’Università. In più, grazie all’assegnazione di borse lavoro, per la prima volta saranno gli stessi studenti a collaborare al front-office, garantendo un risparmio complessivo di circa 26mila euro annui che potranno essere utilizzati a favore di azioni e politiche a sostegno dei ragazzi”.

Entro l’autunno, dunque, il campus diventerà più completo, in vista anche degli ulteriori progetti che vedono Adsu e Università lavorare in sinergia in vista di un’offerta più appetibile per quanti vogliono studiare a Teramo. Come ad esempio la realizzazione della casa dello studente nella vecchia sede del Rettorato in Viale Crucioli, con la creazione di circa 200 alloggi, per la quale, visti i vincoli cui l’area è sottoposta da parte della Soprintendenza, si stanno cercando anche finanziamenti ministeriali.

E a fare cassa, oltre all’affitto o alla vendita dei locali in via Delfico, potrebbe esserci anche la struttura in cemento realizzata vicino alla mensa che, in un possibile accordo con il Comune di Teramo, potrebbe essere destinata ad housing sociale, mentre, come conferma anche il direttore Antonio Sorgi, molto lavoro c’è da fare nella ricerca di risorse economiche provenienti dalla Comunità Europea per aumentare i fondi per le borse di studio.

E, accanto alla soddisfazione per la mensa che nei peiodi di picco riesce a servire fino a 500 pasti al giorno, e alla destinazione del 100% dei fondi per le borse di studio, resta solo il rammarico per non essere ancora riusciti a trovare una soluzione per la drammatica situazione dei trasporti.  Ma questo è un altro capitolo su cui si deve ancora fare molto.

 

Impostazioni privacy