Asili nido: a Teramo si “costruisce la qualità”

rasicci_ferranteTeramo. Gli asili nido non come semplici luoghi di accoglienza, ma come veri e propri luoghi di qualità, in cui si pongono in primo piano i bambini con i loro diritti e le loro potenzialità. E’ questo l’obiettivo di “Costruire la qualità” un progetto promosso dall’assessorato alle Politiche Sociali della Provincia di Teramo, che è anche un libro, redatto da Anna Ferrante, pedagogista e coordinatrice degli asili nido del Comune di Teramo.

Il volume racconta l’esperienza del progetto di formazione realizzato dal Gruppo nazionale nidi d’infanzia, che ha avuto una durata di circa due anni.

“Crediamo molto nelle grandi potenzialità dei bambini” ha detto il vicepresidente Renato Rasicci, che ha aggiunto: “il progetto si è rivelato fondamentale anche perché ha formato gli operatori all’accoglienza dei bambini immigrati, nella convinzione che l’immigrazione sia un valore aggiunto, non un peso per la società”.

Nello specifico, il progetto ha affrontato tre diversi ambiti: la formazione dei coordinatori pedagogici, attraverso scambi con i servizi locali e nazionali della prima infanzia, l’accrescimento delle competenze degli educatori, attraverso l’analisi della quotidianità, i gesti e le azioni che si ripetono in maniera continua, e lo sviluppo cognitivo del bambino, attraverso laboratori creativi.

Entrando, poi, nel merito dei servizi offerti, la provincia di Teramo risulta leader in Abruzzo. Su una popolazione infantile (0/3 anni) di 1388 bambini (dati ottenuti sommando i nati tra il 2007 e il 2009), 307 sono quelli ammessi agli asili nido e 106 quelli in lista d’attesa. Sono dati importanti, soprattutto se messi a confronto con quelli emersi nella provincia di Pescara, dove su una popolazione infantile di 3102 bambini, 210 sono quelli ammessi agli asili nido e 181 quelli in lista d’attesa.

A cosa è legata questa profonda differenza? “Semplicemente” ha spiegato la Ferrante “a Teramo si è saputo costruire una cultura dell’infanzia e della socializzazione. Ci sono più asili, di conseguenza più servizi. Certo, non mancano le problematiche” aggiunge. “Ad esempio, non tutti i servizi all’infanzia sono autorizzati o il sistema dei controlli non è ancora sufficientemente diffuso. Ma esistono anche le buone prassi, come il coinvolgimento delle famiglie e la qualità dei luoghi in cui i bambini possono socializzare, un fattore determinante per la crescita”. Insomma, nella provincia di Teramo non manca la cosiddetta “cultura dell’infanzia”.

I dati del progetto saranno presentati in un convegno in programma giovedì 18 novembre alle ore 15 nella Sala Polifunzionale della Provincia di Teramo. Dopo i saluti del presidente Valter Catarra, del vice presidente Renato Rasicci e dell’assessore comunale alla Pubblica Istruzione Piero Romanelli, interverranno l’assessore regionale Paolo Gatti (La Regione Abruzzo per la prima infanzia), Anna Ferrante (Costruire la qualità) e Ferruccio Cremaschi, direttore della rivista “Bambini” (I servizi all’infanzia come risorsa ed investimento nel territorio).

Marina Serra

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