Teramo, professionisti dell’alimentazione grazie al progetto Rep-Eat

Costruire un innovativo programma di dottorato nel settore interdisciplinare della salute alimentare, per formare figure di professionisti che sappiamo produrre e trasformare con una visione moderna gli alimenti, valorizzandone il potere salutistico e che al contempo siano consapevoli dell’impatto che la qualità della dieta può esercitare sulla prevenzione della salute riproduttiva (REP) e dei disturbi alimentari (EAT).

Verrà avviato ufficialmente giovedì prossimo, alle 9 nella Sala del CdA dell’Ateneo, presenti il rettore Luciano D’Amico e il presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, il progetto europeo REP-EAT, finanziato per 2 milioni di euro nell’ambito del programma Horizon 2020 fra le azioni Marie Curie. Durante l’evento di avvio tutti i curatori presenteranno l’organizzazione della Governance, i contenuti e le azioni del progetto Rep-EAT.

La Regione Abruzzo ha affiancato la Comunità Europea nel cofinanziare il progetto e avrà un ruolo centrale nelle sue fasi di sviluppo.

L’Università di Teramo competendo con altre 140 proposte europee, si è aggiudicata il finanziamento per l’unico progetto italiano premiato, piazzandosi all’8° posto fra le 18 proposte finanziate. Il progetto è coordinato da Barbara Barboni, prorettore alla ricerca dell’Università di Teramo.

Il progetto ha come traguardo la formazione di una nuova generazione di giovani ricercatori capaci di competere nel settore dell’Health Diet promuovendo approcci di ricerca creativi nonché facendosi portavoce dell’innovazione dei settori imprenditoriali di riferimento.

Il corso europeo di dottorato REP-EAT è stato premiato perché ha saputo raggiungere l’obiettivo mettendo a sistema la migliore rete di ricercatori che operano nel settore della salute alimentare. Ma ha saputo anche centrare il profilo europeo di alta qualificazione richiesto dell’azione Marie Curie, grazie alla collaborazione di prestigiosi partners accademici (9 UE, 2 USA, 6 Italiani), Istituti di ricerca (3 UE e 3 Italiani) e imprese (2 UE e 10 Italiane). Grazie a questa stretta collaborazione l’Università di Teramo rafforza il profilo didattico e di ricerca, potendo accedere alle più avanzate strutture di ricerca mondiali del settore.

I 12 giovani ricercatori che verranno selezionati per prendere parte al corso di dottorato europeo REP-EAT parteciperanno a un bando competitivo internazionale che prevede che solo laureati stranieri o italiani con almeno quattro anni di attività all’estero verranno valutati sulla base dei loro curricula e motivazione.

Durante il corso di dottorato i giovani ricercatori si confronteranno con il settore imprenditoriale. L’affiancamento di importanti imprese e spin off del segmento agrifood, health, biotechnology è stato ricercato per rafforzare all’interno del corso il dialogo fra il mondo della ricerca accademica e quello dell’innovazione e sviluppo.

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