Giulianova, niente mercato e proteste degli ambulanti che sfilano in corteo

protesta_marcato_1Giulianova. Niente mercato rionale questa mattina a Giulianova e proteste degli ambulanti con corteo di mezzi che ha attraversato tutta la zona centrale del lungomare, proseguendo poi in direzione sud. Una manifestazione pacifica quella organizzata dai commercianti ambulanti per protestare contro la decisione dell’amministrazione comunale di trasferire alcune bancarelle dal parcheggio antistante l’Hotel Europa, su richiesta dei titolari della struttura ricettiva, in un altro punto, lasciando i posti macchina a disposizione dei clienti dell’albergo.

Gli ambulanti non ci stanno, anche perché c’è il rischio di aver creato un precedente e quindi altri albergatori potrebbero chiedere lo spostamento di altre bancarelle, creando quindi una sorta di reazione a catena che andrebbe a sfaldare l’organizzazione del mercato. “Avremmo voluto che ci si chiedesse un parere”, hanno ribattuto questa mattina i commercianti, “ed invece il Comune ha agito su semplice richiesta di un imprenditore alberghiero. E se anche altri volessero il trasferimento delle bancarelle? Sarebbe il caos più totale”.

A protestare non sono stati solo i commercianti giuliese, ma anche quelli che arrivano da località limitrofe e gli extracomunitari come cinesi, senegalesi, tunisini e marocchini che hanno una regolare licenza. Un ambulante straniero che non era a conoscenza dellaprotesta_marcato_2protesta questa mattina e che vende capi di abbigliamento a pochi euro aveva organizzato con i suoi collaboratori la bancarella, richiamando la curiosità e l’attenzione di moltissime donne. I suoi colleghi che stavano manifestando lo hanno poi invitato a richiudere il tutto, a riporre la mercanzia nel furgone come gesto di solidarietà che è stato subito accettato.

Intanto, gli ambulanti vogliono un incontro con l’amministrazione e soprattutto hanno ribadito di non voler andare via dal lungomare dove da anni ormai viene organizzato il mercato rionale del giovedì dopo il trasferimento deciso dalla giunta Cameli per consentire la realizzazione dei lavori di sistemazione di viale Orsini, luogo in cui originariamente venivano sistemate le bancarelle. Doveva essere un trasferimento momentaneo quello sul lungomare. Alla fine è diventato definitivo perché agli ambulanti questa collocazione è funzionale e strategica per i loro affari. Sulla questione comunque questa sera alle 20,30 si riunirà la maggioranza che dovrà quindi affrontare il delicato tema. Domani alle ore 11 ci sarà la conferenza stampa convocata dal sindaco Mastromauro, però prima il sindaco si incontrerà con il legale rappresentante dei commercianti ambulanti, l’avvocato Luca Sarodi. Per quanto riguarda il corteo organizzato questa mattina dai commercianti che è stato “scortato” dalle forze dell’ordine, trattandosi di una manifestazione non autorizzata, carabinieri e polizia informeranno dell’episodio la Procura della Repubblica di Teramo.

La posizione di Obiettivo Comune. “La protesta degli ambulanti offre il segno tangibile dello stato in cui versa l’amministrazione comunale di Giulianova. Un provvedimento da cui tutti fuggono e che ha, come unico capro espiatorio, il Dirigente firmatario. Per la verità la colpa è tutta degli amministratori, incapaci di risolvere un solo problema”.
Per Obiettivo Comune il “mercato del giovedì” deve svolgersi, in accordo con i commercianti, in un’altra sede perché i”l lungomare deve essere lasciato liberato e destinato ad attività economiche, in particolare turistico-alberghiere. Alle nostre osservazioni, l’amministrazione locale ha intesto rispondere con provvedimenti che, eufemisticamente, consideriamo parziali, con il risultato che stamane le forze dell’ordine sono intervenute sul Lungomare Zara per evitare quanto accaduto una settimana fa. Tutto ciò si sarebbe potuto evitare con un po’ più di diligenza. La manifestazione successiva esprime l’insoddisfazione di cittadini e categorie economiche”.
Obiettivo Comune chiede al sindaco Mastromauro di riferire quanto accaduto nelle opportune sedi, individuando le responsabilità di quanto accaduto.

Lino Nazionale


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