Processo Samira, la psichiatria: “Si era costruita una realtà deformata”

Altra udienza nel processo a Samira Lupidi, la mamma di Martinsicuro che deve rispondere dell’omicidio delle sue due figlie, Evelyn e Jasmine.

Terminata la lista dei testi dell’accusa, la parola è passata alla difesa.

Samira non ha voluto deporre davanti ai giudici, ma lo ha fatto la consulente psichiatrica della difesa, che ha raccontato come la ragazza fosse diventata “sempre più ansiosa, con la paura costante di essere uccisa, rapita o che le venissero portate via le figlie”.

Secondo la dottoressa, a differenza della consulente psichiatrica dell’accusa, Samira “ha una personalità borderline, le sue condizioni mentali l’hanno portato a vivere in una realtà completamente deformata ed uccidere le figlie, che amava più di ogni altra cosa al mondo”.

Uno stato figlio anche, sempre secondo la psichiatra, di presunti tentativi della mamma di Samira di ucciderla quando era piccola.

 

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