Teramo, Istituto musicale Braga: iscrizioni record, bilancio in rosso

braga_bilancioTeramo. L’Istituto musicale Braga di Teramo conta i danni della crisi economica e annuncia una forte crescita nel numero delle iscrizioni alla quale, però, corrisponde un bilancio in rosso. “Una situazione finanziaria fortemente critica” spiega il presidente Alberto Melarangelo “che si è particolarmente appesantita negli ultimi due anni”.

Sono difficoltà legate soprattutto al bilancio regionale, che nel 2009 non ha erogato il classico contributo il 550mila euro, ma si è limitato a 150mila euro. E questo è un dato che influisce pesantemente sulle casse dell’Istituto. “Per chiudere in pareggio l’esercizio 2010” aggiunge Melarangelo “servirebbero contributi pari a 350-400mila euro”. Soldi che sarebbero utili, tra l’altro, per il pagamento delle mensilità dovute ai dipendenti, che hanno ricevuto compensi fino a luglio 2010.

Per questo il Consiglio d’Amministrazione ha deliberato, nell’ottica di una razionalizzazione, un ritocco alle tasse di ammissione, frequenza e certificazione che, grazie all’aumento delle iscrizioni, porterà un introito maggiore. Non solo. E’ previsto un intervento sul turn over del personale andato in pensione e su quello a tempo determinato, che determinerà un risparmio di circa 97mila euro. “Resta inteso” spiega il presidente “che in questo è stata salvaguardata l’occupazione e non vi è stato alcun licenziamento. Infine, al personale docente viene chiesto di sopperire al maggior carico di lavoro con servizi aggiuntivi, non retribuiti, rispetto all’orario tradizionale. Obiettivo: mantenere in vita questo importante istituto. Certo non è la soluzione che permette di sanare le criticità, ma è sicuramente un modo per “galleggiare”, come hanno detto gli stessi componenti del Cda.

“Non possiamo permetterci di perdere questo fiore all’occhiello della nostra città” ha detto il sindaco Maurizio Brucchi. “La meta, comunque, resta sempre quella della statizzazione. Crediamo molto in questo istituto, che continua a crescere nonostante le difficoltà economiche. Ci muoveremo affinché la statizzazione diventi finalmente una realtà”.

Marina Serra

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