Teramo, querelle tra volontari di Protezione Civile. Brucchi parla con la Cives

Un primo segnale di distensione per placare gli animi e cominciare a rintracciare il bandolo della matassa che ha portato allo scontro tra le associazioni di Protezione Civile Cives di Teramo e Gran Sasso D’Italia di Mosciano. Le celebrazioni del 25 aprile di stamattina hanno permesso a Maurizio Brucchi di chiarire la questione con il presidente della Cives, Mauro D’Ubaldo, che lo avevandchiamato in causa per la delibera che concedeva all’associazione moscianese del presidente Pasquale Di Ferdinando l’uso gratuito di alcuni locali al Parco della Scienza.

“Abbiamo avuto un chiarimento con il primo cittadino teramano che è anche il capo locale della Protezione Civile”, ha detto D’Ubaldo, “ribadendo le nostre ragioni e abbiamo avuto l’assicurazione che verranno effettuati approfondimento, istruendo meglio la richiesta in attesa di prendere ulteriori decisioni”.

Ciò che aveva turbato la Cives, infatti, era stato il mancato coinvolgimento in questa decisione vista la presenza ultraventennale dell’associazione sul territorio e considerato che non ci sarebbero delle necessità particolari per “raddoppiare” un servizio che viene già svolto dai volontari teramani.

Nei prossimi giorni, comunque, se ne dovrebbe sapere di più visto che domani è in programma una conferenza stampa della Cives, seguita mercoledì da quella della Gran Sasso d’Italia. Ognuna per spiegare le proprie ragioni. Al Brucchi, poi, la decisione finale.

 

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