Comprensorio Atri-Cerrano candidato all’Unesco

atriAtri. Il comprensorio Atri-Cerrano candidato all’Unesco come patrimonio dell’umanità. La notizia arriva da Franco Sbrolla, membro del Consiglio direttivo della sezione atriana di Italia Nostra, che ripercorre le tappe della prestigiosa candidatura dalla proposta sorta nel marzo del 2008.

L’idea che vedeva nella città ducale un sito di difficile ammissione fu, infatti, estesa fin da subito al territorio di Pineto e di Silvi Paese. Convinto sostenitore del comprensorio Atri-Cerrano fu proprio il sindaco della città di Pineto, Luciano Monticelli, con cui Italia Nostra si è più volte confrontata per capire quanto fosse credibile e in che direzione andasse sviluppata una eventuale candidatura all’Unesco.

“Ritengo quindi doveroso” è il commento di Sbrolla “esprimere pubblicamente la mia stima agli animatori dell’iniziativa, Fabio Vallarola ed Ernesto Iezzi, ed a tutti i portatori di genuini interessi, che hanno consentito a quella fiammella, accesa il 10 marzo 2008, di non spegnersi, ed anzi, di continuare ad ardere con nuovo vigore. Come rosetano, figlio di una Bozzelli di Atri, posso assicurare che la continua battaglia per la salvaguardia della Riserva naturale Borsacchio, mirabile appendice di questo stupendo Parco del Cerrano, non mi impedirà di dare ancora il mio modesto contributo, unitamente ai tanti soci della sezione atriana di Italia Nostra. Qui riuniti con unità d’intenti, è bene però ricordare che il percorso sarà lungo e difficile, ed il raggiungimento del traguardo quasi un sogno. Ma l’eco della candidatura, che nell’era della comunicazione a più voci si sta già espandendo in tutto il mondo, procurerà sicuramente benefiche ricadute sull’intero comprensorio”.

 

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