Alba Adriatica, rifugiati politici spacciavano nel “ferro di cavallo”: in manette tre africani

Alba Adriatica. Erano arrivati in Italia come rifugiati politici, in attesa di vedersi riconoscere lo status di protezione. In realtà erano molto impegnati nello spaccio di sostanze stupefacenti.

 

 

 

 

Un vero e proprio market del fumo, in casa e nella zona della stazione ferroviaria, dove soggiornavano da qualche tempo.

Tre cittadini del Gambia, questa mattina, al termine di un blitz dei carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Alba Adriatica (diretta dal maggiore Emanuele Mazzotta), hanno arrestato tre nordafricani, tra i 23 e i 29 anni. Tutti e tre devono rispondere del reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

L’operazione è scattata dopo una serie di controlli e appostamenti nella zona di viale Regina Margherita, dove di recente si erano generato un continuo via vai di giovani.

Nel corso della perquisizione, i carabinieri hanno rinvenuto 80 grammi di hashish e circa un etto di marijuana. Sostanze già suddivise in dosi e pronte per essere spacciate.

I tre gambiani erano arrivati in Italia, ospiti di strutture di accoglienza, come rifugiati politici. Poi si erano allontanati, ma la richiesta era stata inizialmente bocciata. La permanenza in Italia era stata garantita al momento, visto che era stato avanzato un ricorso, nel frattempo il lunario veniva sbarcato con lo spaccio di droga.

I tre richiedenti asilo sono stati rimessi in libertà dopo la convalida dell’arresto di questa mattina. I tre attenderanno da uomini liberi il processo fissato dal giudice Veneziano il prossimo 1 aprile.

 

 

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