Una situazione davvero critica che rischia di compromettere la sopravvivenza di una delle istituzioni culturale teramane più importanti.
Con il passaggio dei servizi e del personale della biblioteca provinciale teramana alla Regione, infatti, non appare più tanta peregrina la possibilità di chiudere in maniera definitiva le porte della Delfico. Tanto più che la quasi totalità del personale in servizio nella struttura risulta essere iscritto nell’elenco pubblicato dal Dipartimento Nazionale della Funzione Pubblica “Liste nominativi dei dipendenti destinatari di procedure di mobilità per Enti di Area Vasta”. Il che vorrebbe dire che questi lavoratori dovrebbero provvedere al più presto a redigere le apposite domande di ricollocamento nei Comuni o in altre realtà ed istituzioni pubbliche, determinando così di fatto lo svuotamento e quindi l’inevitabile chiusura della biblioteca stessa.
Per questo motivo parte da alcuni lavoratori l’appello a tutti coloro che, politici e non, hanno capacità e forza necessaria per intervenire quanto prima, affinché si adoperino per scongiurare “una sciagurata quanto imperdonabile chiusura” della Delfico, privando, in questo modo, la città di uno dei suoi gioielli più preziosi, luogo di cultura, memoria e tradizione di tutta la comunità.
