Giulianova, assistenza scolastica: le ragioni dell’assessore e la protesta dei genitori

Giulianova. Un taglio di 2 ore, da 18 a 16 la settimana, nell’assistenza ai disabili che frequentano le scuole dell’infanzia, elementari e medie.

“Purtroppo – spiega Nausicaa Cameli, vicesindaco con delega alle Politiche sociali – è un taglio che ho cercato in tutti i modi di evitare. Ma ho le mani legate. La ragione è presto detta. L’Ambito sociale Tordino ha fatto una gara per la gestione del servizio. La cooperativa che si è aggiudicata il servizio dovrà adeguarsi ai prezzi del nuovo contratto collettivo di lavoro riguardante i suoi dipendenti. Risultato: l’aumento di 1 euro ogni ora. Pertanto la somma complessiva aumenta ma i soldi stanziati in bilancio dall’Ambito sono gli stessi. Ecco perché, per forza di cose e con grande dolore, si è stati costretti a tagliare 2 ore settimanali. Ritorno sulla questione, che pure fin dal 23 febbraio mi sono preoccupata di comunicare in un incontro con le dirigenti scolastiche dei due Circoli didattici e con il coordinatore della cooperativa, perché capisco perfettamente il disagio delle famiglie e dei ragazzi coinvolti. Ed infatti – prosegue Cameli – ho più volte incontrato genitori, insegnanti di sostegno ed assistenti educativi. Al momento non esistono le condizioni per risolvere la questione. Ma io non getto la spugna. Chi mi conosce sa bene quanto io veramente tenga alle fasce più deboli, come dimostra la mia azione, tenace e continua in questi anni, per mantenere inalterati i servizi. Ed infatti mi sto adoperando per un’alternativa. Che potrebbe essere quella di assegnare a ciascun istituto un monte ore da gestire autonomamente caso per caso. Di certo il momento, per tutti i Comuni, è davvero difficile. Gli stanziamenti regionali e nazionali – conclude la vicesindaco – sono sempre meno e purtroppo diminuiranno, rendendo impossibile mantenere i livelli di assistenza così come abbiamo cercato di garantirli negli ultimi anni.”

Stamattina gli assistenti disabili hanno comunicato ai genitori degli alunni che necessitano di supporto scolastico che, nonostante avessero dato la loro disponibilità a lavorare per l’intero monte ore originariamente previsto (18 ore), dovevano lasciare il posto di lavoro in anticipo, in quanto le nuove previsioni orarie prevedono la riduzione a 16 ore settimanali, ore che potrebbero scendere a 12 per il nuovo anno scolastico.

“Proprio oggi che è giornata di rientro – ha dichiarato la mamma di un bimbo disabile – l’assistente mi ha comunicato che sarebbe dovuta uscire prima, non assicurando la presenza durante il pasto, perchè non coperta da assicurazione per le ore non previste dal contratto”. Un disagio non da poco, soprattutto per bambini non pienamente autonomi negli atti quotidiani come l’andare il bagno, il vestirsi, il mangiare.

 

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