Roseto, vicenda Scuola Schiazza: tutta colpa della muffa

Risolto il mistero della Scuola Schiazza di via Veronesi, nella zona nord di Roseto. Il cattivo odore che bambini ed insegnanti avvertivano e che in alcuni casi era stato causa anche di malori era generato da sostanze fungine. In poche parole una presenza massiccia di muffe.

E’ stata l’Arta, l’agenzia regionale per la tutela dell’ambiente, dopo gli accertamenti ripetuti nel tempo, soprattutto nel periodo natalizio, a scoprire la vera origine di quell’odore pungente in tre aule del plesso rosetano, chiuse successivamente. I bambini erano stati trasferiti nel frattempo nei locali della Scuola D’Annunzio e nell’atrio della stessa Schiazza per le attività didattiche. Un mistero durato quasi un anno.

Nella primavera passata erano stati persino eseguiti interventi di carotaggio, scavando sino ad una profondità di 15 metri, sul lato nord dell’edificio scolastico, per accertare eventuali infiltrazioni di sostanze chimiche. Mentre nello scorso mese di agosto, prima della riapertura della scuola con il nuovo anno scolastico, erano stati eseguiti degli scavi in una delle tre aule, ma senza venire a capo del problema.

I nuovi e ripetuti controlli dell’Arta e degli ispettori del servizio d’igiene della Asl di Teramo alla fine hanno scoperto la vera origine del cattivo odore. “Abbiamo bonificato finalmente le aule”, ha spiegato l’assessore Fabrizio Fornaciari, “con un intervento particolare a base di ozono. Inoltre abbiamo realizzato alle finestre delle prese d’aria per garantire un costante circolo e ricambio”.

Dopo gli interventi che dovrebbero essere finalmente risolutivi l’amministrazione comunale rosetana ha convocato un ultimo tavolo tecnico, con la partecipazione anche della dirigente Maria Gabriella Di Domenico, per annunciare il ritorno da subito dei bambini nelle loro aule.

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