Teramo, il “Grande Italia” chiude i battenti: società fallita

 Chiuso per inventario come si legge sulle vetrine ma, in realtà, il bar Grande Italia ha le serrande abbassate perché la società che lo gestisce, la “TFZ” è stata dichiarata fallita dal giudice Giovanni Cirillo.
Tutto è partito dalla mossa di Banca Tercas, tramite l’ex commissario Riccardo Sora, di sequestrare le quote azionarie facenti capo ad Antonio Zuccarini nel tentativo di recuperare il debito da circa 6 milioni.
La società è finita in liquidazione e sembrava che la nuova riorganizzazione delle risorse stesse dando buoni frutti. Le mosse di razionalizzazione però sono state vane, con la nomina di Sergio Saccomandi, da parte del giudice, a curatore fallimentare.
Il bar è chiuso per inventario, in modo tale da fotografare per così dire lo stato attuale delle cose. Poi sarà il curatore a decidere, insieme a Cirillo, se riaprire lo storico locale e preservare i posti di lavoro.
Impostazioni privacy