Ambito Tordino, chiesto un incontro al Prefetto per le lavoratrici de L’Agorà d’Italia

Un incontro al Prefetto di Teramo per affrontare la problematica dei dipendenti della cooperativa L’Agorà d’Italia che ha lasciato da quattro mesi i dipendenti senza stipendio. A chiederlo il segretario provinciale della Funzione Pubblica Cgil, Amedeo Marcattili, vista la mancanza di risposte ad una lettera inviata già lo scorso 30 novembre, nella quale si sollecitava la cooperativa a pagare i dipendenti.

I 26 dipendenti che si occupano di servizi domiciliari ad anziani e diversamente abili nei Comuni di Bellante, Giulianova e Mosciano, oltre al mancato pagamento dello stipendio dal mese di ottobre, devono anche anticipare ogni mese i costi del carburante, andando, quindi, a rendere ancora più pesante una situazione economica già abbastanza difficile.

“E’ pur vero”, scrive in una nota Marcattili, “che la cooperativa lamenta forti ritardi nei pagamenti da parte dell’Ambito Sociale Tordino, fino ad arrivare a 10 mensilità scadute. Ma non sta a noi occuparci di questo, visto che i rapporti che intercorrono tra la Cooperativa e l’Ente d’Ambito nulla hanno a che fare con gli stipendi degli operatori che, nonostante le forti difficoltà vanno responsabilmente ogni giorno a fare il loro dovere, prendendosi cura dei più deboli”.

Uno scaricabarile tra Ambito sociale, Comuni, Regione e Governo che, secondo Marcattili, alla fine finisce per ricadere solo sulle spalle delle lavoratrici che, pur continuando a lavorare, si vedono rimandare ancora degli stipendi che non superano le 600 euro mensili.
Viste le mancate risposte da parte della cooperativa, dunque, la Cgil chiama in causa il Prefetto, annunciando anche lo stato di agitazione dei dipendenti e possibili azioni di blocco del servizio.

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