Truffa case-vacanza a Tortoreto e Alba: denunciate 12 persone

Tortoreto. Scoperti e denunciati gli autori di una raffica di truffe dei falsi affitti.

 

Alloggi per le vacanze, pubblicizzati su noti portati di e-commerce (subito.it e kijiji), a prezzi decisamente vantaggiosi rispetto a quelli di mercato, ma in realtà inesistenti. Situazione, questa, che aveva mietuto diverse vittime (ignari turisti che scoprivano solo al momento di prendere possesso dell’alloggio di essere state truffate), la scorsa estate.

 

 

 

A tessere le fila delle fase case-vacanze, 12 persone, tutte denunciate dai carabinieri con l’accusa di truffa aggravata. L’indagine è stata effetuata dai carabinieri della stazione di Tortoreto, attraverso una lunga e minuziosa attività info-investigativa, fatta di riscontri e oculati accertamenti. Il tutto sotto il coordinamento del comandante della compagnia dei carabinieri di Alba Adriatica, diretti dal maggiore Emanuele Mazzotta.

Almeno 70 le famiglie di turisti raggirati (residenti nelle province di Teramo, L’Aquila, Roma, Napoli e Milano), raggirate da almeno 12 persone: un reggiano, un torinese e 10 napoletani, tutti con precedenti specifici.

 

 

 

La truffa ha riguardato non soltanto falsi affitti tra Tortoreto e Alba Adriatica, dove la scorsa estate si erano verificati diversi casi, ma l’avvio dell’indagine ha consentito di “tracciare” identiche truffe in altre zone dello Stivale.

L’operazione era in apparenza semplice. Le persone denunciate pubblicizzavano su alcuni portati delle case vacanze, finemente arredati, dotati delle più moderne tecnologie (tv hd, decoder, condizionatori, lavatrici e lavastoviglie), con prezzi almeno del 30% inferiori rispetto a quelli di mercato Alloggi, relativamente alle truffe perpetrate a Tortoreto e Alba Adriatica, fronte mare e dunque decisamene appetibili.

I vacanzieri versavano le relative caparre, circa il 30% del totale, attraverso delle carte prepagate e il gioco era fatto. L’inghippo però emergeva nel momento nel quale i turisti arrivavano nella località turistica. L’appartamento non esisteva o in alcuni casi esisteva ma non era in affitto o forse già dato in locazione.

Scene e situazioni paradossale, ampiamente descritte nella scorsa estate.

Da quì la denuncia e l’avvio delle relativa indagine che ha consentito di risalire agli autori della stessa.

Il maggiore Mazzotta raccomanda di diffidare di affitti a prezzi stracciati per gli alloggi-vacanza e di evitare il pagamento con carte prepagate.

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