La Phard lascia Mosciano: i dipendenti protestano in Provincia

phardMosciano. I rappresentanti aziendali della Phard, una delle principali aziende italiane nel settore della moda giovane, hanno deciso: lo stabilimento di Mosciano Sant’Angelo sarà chiuso per trasferire tutte le fasi della lavorazione nel sito produttivo di Nola, in Campania. Più precisamente, chiuderebbe il 30 luglio l’area creativa e il 30 settembre quella della produzione.

Una decisione che Raimondo Loquoro e Ciro Canditone (rappresentanti della Phard) hanno motivato con la “necessità di ridurre le spese e di riorganizzare i processi produttivi per fare fronte all’andamento del mercato”.

Una posizione non condivisa dai sindacati e tanto meno dei lavoratori che questa mattina hanno manifestato davanti alla Provincia, mentre era in corso il tavolo della trattativa alla presenza dell’assessore provinciale alle Attività produttive Ezio Vannucci.

Intanto, si aspetta di conoscere l’esito della domanda di cassa integrazione per gli 80 dipendenti dello stabilimento di Mosciano (12 mesi a partire da aprile scorso, data di presentazione della richiesta al Ministero del Lavoro). L’azienda si è detta “disponibile a favorire il trasferimento di circa una trentina di lavoratori a Nola” attraverso un contributo alle spese di vitto e alloggio.

Le posizioni restano, dunque, molto distanti e, su richiesta dei sindacati, l’assessore Vannucci si è impegnato a convocare un nuovo incontro coinvolgendo anche la Regione. I sindacati, inoltre, hanno stigmatizzato l’assenza dell’amministratore delegato Fausto Cosi, pur invitato dalla Provincia.

“Stiamo parlando di un marchio leader del settore e di posti di lavoro altamente qualificati” ha detto Vannucci “e, quindi, siamo tutti molto preoccupati per l’esito di questa vertenza. Al momento siamo costretti a registrare la chiusura dell’azienda verso ipotesi alternative ma per quanto ci riguarda faremo quanto possibile, investendo tutti gli attori istituzionali coinvolti, dall’amministrazione comunale di Mosciano alla Regione, per verificare se esistono margini di ripensamento”.

Alla riunione hanno partecipato anche il vicesindaco di Mosciano Marco Poltrone e il consigliere comunale Benedetto Nobile; per i sindacati Fabio Benintendi della Fisascat – Cisl e Franco Di Ventura della Filcams – Cigl.

 

 

 

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