Montorio, al via “InSuperAbile” per l’inserimento al lavoro di pazienti psichiatrici

Un progetto pilota che prevede l’inserimento lavorativo di persone con disturbi psichiatrici per una migliore integrazione sociale. E’ stato presentato questa mattina a Teramo il progetto “InSuperAbile”, promosso dalla Cooperativa sociale Picasso con il contributo della Fondazione Tercas e il patrocinio della Asl di Teramo e del Comune di Montorio.

L’iniziativa, che prevede l’impegno dei pazienti nella manutenzione del verde e in servizi di pubblica utilità come i servizi bibliotecari, ha durata biennale e sarà attivata a breve a Montorio, scelto proprio in virtù della presenza di giardini e aree verdi che richiedono una costante opera di pulizia e cura.

“Un progetto molto importante per il territorio”, spiega il sindaco di Montorio, Gianni Di Centa, “che nasce dall’attivazione di una rete tra Comune, Asl, Comunità Montana, cooperative sociali ed aziende. La sua innovazione sta nel favorire l’inserimento lavorativo delle persone con problemi psichici, attraverso dei percorsi mirati e differenziati superando la rigidità dell’approccio sociosanitario e attivando tutte le opportune sinergie tra soggetti destinatari, istituzioni, servizi di salute mentale, di mediazione al lavoro e aziende locali”.

La Cooperativa Picasso, con all’attivo iniziative di inclusione sociale realizzate su tutto il territorio provinciale, promuove una progettualità sperimentale per creare una rete intorno all’utente psichiatrico e sostenerlo nel suo percorso riabilitativo,consentendo anche la riduzione dell’ospedalizzazione.

“I numeri del disagio psichico”, afferma il direttore del Dipartimento di Salute Mentale della Asl i Teramo, Nicola Serroni, “anche nella nostra provincia sono purtroppo crescenti, aggravati dalla situazione di crisi economica e dall’uso di sostanze psicotrope. Ad oggi abbiamo 96 pazienti avviati in percorsi di inserimento lavorativo tramite il progetto delle borse lavoro e il progetto Armonia, che prosegue da diversi anni. Il problema principale resta lo stigma che persiste verso la malattia mentale. Per questo vogliamo proporre a tutti i Comuni del territorio l’attivazione di percorsi mirati di inserimento lavorativo e di inclusione sociale”.

Il progetto prevede anche l’organizzazione di momenti di condivisione di esperienze, seminari, convegni, eventi, proiezioni di film e ed altro. I destinatari coinvolti, di età compresa tra i 18 e i 50 anni, sono utenti affetti da disturbi psichici e ritardo mentale, disoccupati e con buona motivazione ad intraprendere il percorso proposto. A seguire gli utenti nel progetto sarà un’equipe di professionisti specializzata e incaricata di dialogare con le varie strutture preposte. Ai partecipanti saranno offerte esperienze di orientamento, formazione e lavoro “su misura” per costruire un’identità occupazionale e un profilo idoneo alle mansioni da espletare. Il progetto potrà poi essere implementato con la partecipazione a bandi di finanziamento europei.

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