Corropoli, villaggio di Ripoli: conclusa la terza campagna di scavi

Terminata la terza campagna di scavi archeologici nel famoso villaggio neolitico di Ripoli (5200-4000 a.C. circa).

La campagna di scavo Ripoli 2015 si è svolta da agosto a dicembre 2015 sotto la direzione scientifica del dott. Andrea Pessina, Soprintendente per i Beni Archeologici della Toscana, e il supporto logistico della società consortile Consorform di Teramo, del Comune di Corropoli e di Italico onlus.

 
La direzione esecutiva dello scavo è stata affidata alle archeologhe Tiziana Caironi ed Elena Natali, in continuità con le campagne di scavo effettuate nel 2011 e 2012, le quali dichiarano:”La campagna 2015 ha previsto la prosecuzione degli scavi sulla superficie mesolitica scoperta nel 2011 all’interno del saggio 4, la setacciatura di tutto il sedimento scavato oltre alle selezione del materiale scoperto. Lo scavo, che ha visto la partecipazione di un gruppo composto da sette giovani tirocinanti del corso di formazione regionale denominato “Talenti per l’archeologia”, si è svolto su un ‘area di 25 mq per una profondità di 35 cm circa. Esso ha messo in evidenza l’estensione del chiocciolaio mesolitico (10000-8000 anni fa) rinvenuto già in precedenza nel 2011 e la presenza di una notevole quantità di frammenti di fauna (cervo, tartaruga, ecc..) e strumenti in selce (triangoli, punte a dorso ecc…) evidenziando quanto Ripoli sia un sito eccezionale non solo per gli aspetti legati alla cultura di Ripoli (neolitico) ma anche per quelli legati alla fase del mesolitico antico (sauveterriano)”.

 
Le prime tre campagne di scavo (2011-2012-2015) hanno confermato in modo assolutamente chiaro, che Ripoli rappresenta un giacimento archeologico dalla ricchezza straordinaria, una miniera d’informazioni preistoriche di valenza internazionale. C’è un sano orgoglio a sostenere il progetto di ricerca e promozione di questo importante sito archeologico del Paese, ma con l’avvedutezza di essere di fronte a un patrimonio irripetibile e fragile, è giunta l’ora di avviare una nuova fase di programmazione delle campagne future e della contestuale valorizzazione, che possa giovarsi di un impegno di lungo periodo da parte del numero più ampio possibile di soggetti portatori di interessi nel territorio e non solo.

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