Teramo, l’Izs organizza incontri su agenti patogeni

Il 15 e 16 dicembre, nel Centro Internazionale per la Formazione e l’Informazione Veterinaria di Colleatterrato Alto a Teramo, si tengono le due giornate studio dei Laboratori Nazionali di Riferimento (LNR) per Campylobacter e per Listeria monocytogenes dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise.

L’evento, in questo caso doppio, viene organizzato ogni anno per illustrare alla comunità tecnico-scientifica nazionale e internazionale la situazione dei due agenti patogeni e della loro diffusione negli animali, negli alimenti e nell’uomo. Per ricercatori e operatori del settore rappresenta un momento di incontro di fondamentale importanza per condividere gli aggiornamenti tecnico-scientifici e conoscere i risultati degli studi condotti dai due LNR sui prodotti alimentari maggiormente coinvolti nelle infezioni causate dai due agenti patogeni.

L’evento è diviso in due sessioni formative, a ciascuna sono stati riconosciuti crediti ECM per le figure professionali del medico veterinario, del chimico, del farmacista, del biologo e del tecnico sanitario di laboratorio biomedico.

Il 15 dicembre, dalle ore 10:00 alle ore 16:00, si tiene la prima sessione sul Campylobacter di cui è responsabile scientifico e moderatore la dott.ssa Elisabetta Di Giannatale. A partire dalle ore 16:00 la seconda sessione “Laboratorio Nazionale di Riferimento per Listeria monocytogenes”, moderata dal dott. Giacomo Migliorati che ne è anche responsabile scientifico. La seconda sessione va avanti la mattina del 16 dicembre, a partire dalle ore 9:00, moderata dal dott. Francesco Pomilio. Entrambe le sessioni formative offriranno anche l’occasione per approfondire l’applicazione del sequenziamento del genoma nell’ambito delle attività dei due Laboratori Nazionali di Riferimento.

Sono oltre 30 i relatori che si alterneranno nella sala convegni “V. Prencipe” del Centro Internazionale per la Formazione e l’Informazione Veterinaria di Colleatterrato: ricercatori, esperti, professionisti degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali di Abruzzo e Molise, Umbria e Marche, Lazio e Toscana, Lombardia ed Emilia Romagna, Puglia e Basilicata. E ancora, dell’Università di Bologna, del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità.

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