Fallimento Cirsu, la Corte d’Appello concede i termini. Sentenza a primavera

angelo di matteoTutto secondo previsioni ma con una novità: l’udienza della Corte d’Appello sulla decisione che dovrà prendere in merito al ricorso presentato dal Cirsu e dai sei Comuni soci contro la sentenza di fallimento dello scorso 10 settembre emessa dal Tribunale di Teramo sarà pubblica.

E’ stata accolta la richiesta presentata dai legali del presidente del consorzio intercomunale per i rifiuti solidi urbani Angelo Di Matteo che voleva una discussione pubblica.

Ma l’attesa sarà lunga e la Corte non fisserà l’udienza prima di aprile o addirittura maggio. In mattinata la stessa Corte si era riunita per l’udienza per l’acquisizione degli atti e fissare i termini della procedura. Le parti avranno ora sessanta giorni di tempo per le osservazioni, successivamente ci saranno altri 20 giorni per le controdeduzioni.

A questo punto la Corte d’Appello dovrà prendere in esame tutta la documentazione che andrà quindi ad integrare i ricorsi presentati dal Cirsu e dai sei Comuni soci. Quindi almeno altri 60 giorni. L’udienza pertanto dovrebbe essere fissata, nella migliore delle ipotesi, per la fine di aprile.

“Abbiamo voluto che fosse pubblica”, ha sottolineato il presidente del consorzio Di Matteo, “perché tutto deve avvenire alla luce del sole. E devo dire che in questo la Corte ha accolto la nostra istanza. Le mie perplessità sulla sentenza di fallimento emessa dal Tribunale di Teramo restano intatte. Ma dimostreremo che è stato commesso un grosso errore”.

Intanto, tra una settimana i tre curatori fallimentari nominati proprio dal Tribunale di Teramo dovranno riconsegnare al giudice Giovanni Cirillo le perizie sullo stato relativo a debiti e crediti che riguardano il Cirsu.

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