Atri, punto nascite: atto finale. Manifestazione del comitato “Il San Liberatore non si tocca”

Tutto pronto per la manifestazione organizzata dal comitato civico “Il San Liberatore non si tocca” in programma domani in piazza Duchi d’Acquaviva con una mobilitazione generale e un corteo che arriverà fino al piazzale dell’ospedale atriano.

All’iniziativa hanno aderito anche il Comitato Difesa Ospedale, l’intero consiglio comunale, le sezioni locali di Forza Italia, Futuro In, Partito Democratico, Abruzzo Civico, dei rappresentanti della lista Movimento 5 Stelle alle ultime elezioni comunali, Atri Antifascista e Movimento Sociale Atriano che, con grande senso di responsabilità, hanno messo da parte le singole posizioni politico-ideologiche, scendendo in piazza per sostenere insieme il mantenimento del punto nascita al San Liberatore.

Hanno, inoltre, aderito i sindacati Cgil, Cisl, Fials, l’associazione studentesca atriana, il mondo dell’associazionismo locale e gli studenti delle scuole superiori.

“Questa manifestazione”, dicono gli organizzatori che invitano tutti ad una massiccia partecipazione per far capire alla politica quale sia la reale volontà popolare sull’ospedale atriano, “è l’ultimo estremo tentativo, dopo un anno e mezzo di lotta dei Comitati con 16mile firme raccolte, proteste in consiglio regionale e incontri presso il Ministero della Salute. Prima della pronuncia del Tar del 16 dicembre, vogliamo scuotere le coscienze della politica regionale, e in particolare del Commissario D’Alfonso e dell’assessore alla Sanità Paolucci, affinché tornino sui loro passi cambiando la loro scellerata decisione di chiudere il punto nascita di Atri”.

Intanto il Movimento 5 Stelle lancia #operazioneVerità
Anche il Movimento 5 stelle Atri, unitamente a quello di Pineto, Silvi e Cellino, parteciperà al corteo che si terrà domani in difesa del punto nascita del San Libratore, con l’obbiettivo di sensibilizzare la popolazione ponendo l’attenzione non solo alla chiusa del punto nascite, ma ad interessarsi anche del ruolo e della posizione dell’ospedale atriano all’interno della sanità pubblica abruzzese.

Per questo motivo verrà chiesto ai rappresentanti politici di sottoscrivere #operazioneVerità, un documento con il quale si impegnino pubblicamente a far pressione sui rispettivi rappresentanti regionali, garantendo l’effettiva discussione di questo tema in consiglio Regionale. E in particolare si chiede di sapere il destino dell’ospedale atriano in base agli obbiettivi fissati dal piano di rientro della sanità abruzzese, cosa prevede il piano di riordino ed il suo cronoprogramma per quanto riguarda gli ospedali minori della regione, tenuto conto anche del contesto socio-economico delle realtà come Atri, la tempistica e le modalità operative per l’uscita dal commissariamento e le finalità e gli obbiettivi previsti per la natura ospedaliera quando i locali non saranno più destinati agli utilizzi sanitari.

 

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