Teramo, cristiani, ortodossi e islamici insieme per dire no alla violenza

Una partecipazione numerosa e sentita quella che ieri pomeriggio ha avuto l’incontro tra i membri delle varie comunità musulmane teramane, una rappresentanza di quella ortodossa e una cristiana svolta nella sala della Fratellanza artigiana, per esprimere insieme la loro contrarietà alla violenza scatenata dopo i fatti di Parigi.

Organizzato dal Movimento dei Focolari di Teramo, che da anni porta avanti un discorso di dialogo e amicizia con la comunità islamica grazie alla collaborazione nata per il concorso letterario “Diversi ma uno”, l’incontro di ieri è stato anche un’occasione per testimoniare che il dialogo, la reciproca comprensione, la tolleranza e l’amicizia sono possibili, superando anche le differenze religiose.

“Le differenze non contano perché in realtà niente è uguale, forse simile ma non uguale”, ha detto, infatti, Shaima, giovane ragazza musulmana, sottolineando la fratellanza che unisce ciascun uomo al di là del credo religioso, “d’altronde nessuno leggerebbe un libro se le pagine contenessero le stesse parole ed è per questo che Dio, il nostro scrittore, racchiuse un racconto in ogni pagina ed insieme siamo la storia dell’umanità”.

Ferma e inequivocabile la condanna del terrorismo da parte dell’imam Mustapha Baztami che ha definito i fatti di Parigi “tentativi satanici di dividere la famiglia umana” e ha invitato tutti a continuare sulla via del dialogo, l’unica eredità che si potranno lasciare ai figli. Ha partecipato all’incontro anche il vescovo di Teramo-Atri, mons. Michele Seccia.

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