Martinsicuro, costretta a prostituirsi sulla bonifica: donna denuncia il “compagno-padrone”

Martinsicuro. Sfruttava la sua compagna. La costringeva a battere sulla bonifica del Tronto e gli spillava sistematicamente i soldi raggranellati.

 

Il tutto per “soddisfare” il suo status di disoccupato e nullafacente. Nelle circostanze nelle quali non veniva raggiunto il “minimo sindacale”, erano botte. O in alternativa il dormire fuori casa.

 

Stanca di subire continue umiliazioni e vessazioni, una giovane donna albanese ha preso coraggio ed ha denunciato il suo fidanzaato-aguzzino. Il racconto della donna, 23enne, è stato raccolto dai carabinieri della stazione di Martinsicuro, che sulla scorta di un’accurata indagine hanno identificato e poi denunciato il protagonista della vicenda. Si tratta di un albanese, M.A. di 35 anni, domiciliato a Martinsicuro, che deve rispondere del reato di sfruttamento della prostituzione.

 

 

 

La situazione, sulla scorta di quello che hanno ricostruito i militari, andava avanti da tempo. La giovane donna, infatti, era costretta a battere sulla Bonifica e una volta a casa a versare tutto il denaro nelle mani del fidanzato-padrone.

 

Minacce, e talvolta aggressioni, erano il corollario di un clima insostenibile per la 23enne che ha deciso di vuotare il sacco e di denunciare il compagno.

 

 

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