Teramo, casa pericolante e aree in abbandono alla Gammarana

Il Comitato di quartiere della Gammarana torna a denunciare lo stato di pericolosità in cui si trovano un edificio e un’area privata la cui incuria rischia di creare disagi anche agli altri cittadini. E lo fa con due lettere invitate al sindaco di Teramo e alla Procura della Repubblica, nella speranza che i problemi vengano risolti al più presto.

La prima segnalazione riguarda l’edificio ormai fatiscente di via Tripoti 22 che, nonostante la denuncia presentata già lo scorso marzo per la sua situazione pericolante, ha subito un ulteriore crollo del tetto e dei solai vedendo peggiorata notevolmente la sua situazione.

“Le denunce che si sono susseguite negli anni per manifestare lo stato di abbandono e di pericolo dell’immobile”, scrive il presidente del Comitato di quartiere, Alfonso Marcozzi, “non hanno sortito effetti, ma sono tutte archiviate per documentare il lassismo degli organi competenti”.

Ma, come spiega il presidente, ricordando che ai numerosi solleciti l’amministrazione non ha dato risposta, la situazione nel tempo si è modificata e oltre al decoro e problemi marginali di sicurezza sono sopraggiunte nuove condizioni che hanno portato il pericolo crollo e il conseguente rischio, visto l’impatto con spazi pubblici, a limiti inaccettabili.

“Pertanto”, continua Marcozzi “si torna a denunciare e a chiedere agli organi competenti un intervento immediato per mettere in sicurezza l’immobile e quindi la strada pubblica sottostate ricordando che il tempo di intervento non può essere assolutamente legato all’ordinanza canonica dei trenta giorni riservati al proprietario”.

La seconda denuncia riguarda, invece, l’area tra via Matteotti e via Gammarana che vede la presenza di rifiuti abbandonati, erbacce, ratti e serpi che rendono il posto pericoloso e in condizioni di pieno degrado, per la quale si chiede ugualmente un intervento immediato e definitivo. La presenza di un asilo nido e di una scuola dell’infanzia, così come la pista ciclo-pedonale in via di ultimazione proprio nei pressi di questo terreno, rendono per il Comitato di quartiere la situazione davvero rischiosa dal punto di vista igienico-ambientale.

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