Teramo, l’Ance incontra gli amministratori per fare il punto sulla ricostruzione

Si aggira sui 400 milioni di euro il valore delle opere da realizzare per la ricostruzione posta sisma nel territorio teramano. E per tracciare un primo bilancio e fare il punto della situazione su quanto ancora c’è da fare il gruppo dirigenziale dell’Ance di Teramo ha incontrato giovedì scorso il Sindaco di Montorio al Vomano, Gianni Di Centa, nella qualità di coordinatore dei Comuni del cratere teramano, il vice Sindaco di Montorio, delegato alla Ricostruzione, Andrea Guizzetti, il Dirigente dell’Ufficio Territoriale della Ricostruzione, Caterina Mariani, la Responsabile dell’Ufficio Ricostruzione del Comune di Teramo, Coletta Puritani e il Titolare dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione, Paolo Esposito con i propri collaboratori.

Pur in presenza di una considerevole mole di domande che aumenteranno sensibilmente all’esito della imminente approvazione dei Piani di Ricostruzione da parte di alcuni Comuni del cratere, è emersa da parte dell’associazione dei costruttori teramani, l’opportunità di intensificare il coordinamento tra le amministrazioni per accelerare i processi che porteranno all’apertura di molti cantieri.

Un ruolo decisivo verrà rivestito dai tecnici oltreché degli Enti locali per la parte della Ricostruzione pubblica e l’Ance ha auspicato l’accelerazione dell’attuazione del programma “Scuole d’Abruzzo” che ha appaltato cantieri per solo 1,7 milioni di euro circa contro i 18 milioni disponibili.

Uno sforzo notevole è stato compiuto dal Comune di Teramo che ha già trasferito numerose pratiche all’Ufficio Territoriale con il quale verranno avviati sin dai prossimi giorni incontri tecnici per verificare particolari aspetti procedurali.

Paolo Esposito ha dichiarato di essere disponibile a ripetere analoga iniziativa organizzata dall’Ance con altre Amministrazioni territoriali precisando che “si tratta di una strada utile per il confronto volto a migliorare ed accelerare la ricostruzione che ha come primo obiettivo il totale rientro nelle proprie abitazioni delle popolazioni danneggiate dal sisma”.

E una certa preoccupazione è stata espressa dal presidente dell’Ance Teramo, Vittorio Beccaceci, sul tema della riorganizzazione degli uffici del Genio Civile che dal nuovo anno dovranno autorizzare gli interventi per il rischio sismico.

“Temo che possa esserci un forte rallentamento delle attività a danno di tutta l’economia locale che ripone grandi attese sulla ricostruzione per il rilancio di tutta la provincia”, ha detto infatti il presidente, “tuttavia moltiplicheremo le nostre iniziative di collaborazione perché ciò non accada e per promuovere intese territoriali per monitorare la qualità della ricostruzione a tutela del lavoro e delle imprese regolari”.

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