Silvi e Pineto a Bruxelles per il rinnovo del Patto dei Sindaci

Silvi. “Ignorare le dinamiche alla base del processo di integrazione europea non può portare lontano nessuna amministrazione di qualsivoglia dimensione. La politica energetica non è dell’Italia ma dell’Unione europea e finché faremo parte dell’Unione europea non potremo esimerci dall’attuarla” Così hanno introdotto la giornata nell’emiciclo del Parlamento europeo per rinnovare il proprio impegno nell’abbassamento delle emissioni i due Sindaci Francesco Comignani e Robert Verrocchio.

A un anno dalla sottoscrizione dell’iniziativa della Commissione europea sull’adattamento al cambiamento climatico – Mayors Adapt – atto fortemente voluto dalla consigliera Maria Pacchione incaricata alle politiche comunitarie, il Comune di Silvi a Bruxelles ha aderito al nuovo patto dei sindaci.

La “Joint Ceremony” per la sigla del nuovo “Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia” che unifica gli sforzi in materia di riduzione delle emissioni di Co2 e adattamento al cambiamento climatico ha visto un’elevata partecipazione degli enti locali italiani, i Comuni di Silvi e Pineto hanno risposto all’invito del Segretariato tecnico del Mayors Adapt con il quale hanno mantenuto, tramite le attività dell’Ufficio Europa, stretti contatti di lavoro e collaborazione a partire dall’ottobre 2014.

I Consigli comunali di Silvi e Pineto , analogamente a tutti gli altri Comuni della Provincia di Teramo, avevano già, durante la precedente amministrazione, nel 2012, firmato il Patto dei sindaci con il coordinamento della Provincia di Teramo. Tale sottoscrizione ha portato il Comune a redigere, con l’assistenza tecnica dell’Agena, il proprio piano delle emissioni fino al 2020 destinandogli un finanziamento regionale pari a 200.000€ per l’efficientamento e la messa a norma degli impianti di riscaldamento nelle scuole.

Il Patto dei Sindaci mobilita gli attori locali ai fini del perseguimento degli obiettivi europei perché i governi locali svolgono un ruolo decisivo nella mitigazione degli effetti conseguenti al cambiamento climatico, soprattutto se si considera che l’80% dei consumi energetici e delle emissioni di CO2 è associato alle attività urbane ed ogni ente concorre in proporzione al proprio numero di abitanti e al proprio contesto socio-economico. Questo è il convincimento della Commissione europea. Per le sue singolari caratteristiche il Patto dei Sindaci è considerato dalle istituzioni europee come un eccezionale modello di governance multilivello.

Come sottolineato dal Sottosegretario Mazzocca- presente alla Cerimonia in rappresentanza della Regione Abruzzo che agirà come organismo intermedio – “è responsabilità di tutti lavorare affinché i nostri territori siano vivibili, resilienti, attrattivi e ad alta efficienza energetica. Il cambiamento climatico è già in corso ed è una delle principali sfide globali del nostro tempo; esige un’azione immediata e la cooperazione tra autorità locali, regionali e nazionali di tutto il mondo”.

“È stato emozionante apprendere come altre realtà territoriali in Europa, anche di piccolissime dimensioni, abbiamo trasformato un’efficiente politica energetica a livello comunale in risorsa economica, posti di lavoro e in aumentata qualità di vita per i cittadini ed invito tutti a collegarsi ai siti istituzionali delle due iniziative per visionare le buone pratiche.” – Ha dichiarato la consigliera Maria Pacchione – “Un programma ambizioso di azioni locali per l’energia sostenibile può voler dire migliori condizioni di vita per noi cittadini, avvantaggiare l’economia locale e creare nuovi posti di lavoro. L’efficienza energetica costituisce una delle massime priorità per il Parlamento europeo e il Patto dei Sindaci è considerato un successo comprovato al quale legare sempre più direttamente le possibilità di finanziamento a livello europeo e ampliarne la portata all’intero programma per l’uso efficiente delle risorse, in particolare per quanto attiene alla gestione dell’acqua e dei rifiuti.”

“Ci impegneremo – concludono i Sindaci Comignani e Verrocchio- affinché i nuovi Paesc non restino “quaderni di appunti”, ma vengano elaborati con la partecipazione della società civile e condivisi/interiorizzati all’interno dell’amministrazione comunale e dell’intera città e ci appelliamo fin da ora alla Regione Abruzzo perché l’azione di accompagnamento e di monitoraggio sia costante e puntuale e la programmazione regionale vada nella stessa direzione del contenuto dei Piani comunali per sostenerli nel tempo.”

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