Teramo, “Sport sotto le stelle”: “Bimbi allontanati? No, solo rispetto delle regole”

“Un episodio poco piacevole che ha solo adombrato quella che altrimenti è stata una vera e propria festa dello sport”. E’ il presidente del Centro Sportivo Italiano Angelo De Marcellis a mettere la parola fine alla polemica nata all’indomani dell’iniziativa “Sport sotto le Stelle” svolta sabato scorso nel centro di Teramo. Il polverone era stato alzato da alcuni dirigenti della scuola calcio di Torricella Sicura ai cui ragazzi non era stato consentito di giocare al mini torneo in Piazza Martiri Pennesi per la mancanza del tesseramento alla Figc che, a seguito dell’episodio, hanno deciso di scrivere una lettera al Coni.

“Quello che ci è dispiaciuto” ha detto il dirigente del Torricella, Marco Di Nicola, “sono stati i toni non opportuni usati dal presidente provinciale della Figc che avrebbe potuto parlare in maniera diversa. E’ vero, i nostri ragazzi non sono ancora tesserati con la Federazione ma hanno comunque l’affiliazione al Centro Sportivo Italiano, visto che solo quest’anno abbiamo ricominciato le attività con i più piccoli. Il tesseramento in questi casi può passare in secondo piano. In fondo si trattava di giocare in uno spazio pubblico e comunque non sono certo questi i modi buoni per incentivare il lavoro delle scuole calcio”.

Di tutt’altro avviso il delegato provinciale della Figc Teramo, Ennio Di Provvido, che ribadisce di aver spiegato qualche giorno prima della manifestazione ai dirigenti della società di Torricella le condizioni indispensabili per far giocare i ragazzi, ovvero il tesseramento alla federazione. “In questo genere di iniziative”, ha spiegato Di Provvido, ricordando anche il recente episodio che ha coinvolto il piccolo Marco Calabretta di Pineto,“è necessario che i piccoli atleti abbiano la copertura assicurativa così come prevede il regolamento federale. Per questo motivo abbiamo chiesto alle società invitate, tra le quali anche il Torricella, di farci avere l’elenco dei giocatori tesserati. Mi dispiace che poi durante il confronto con i dirigenti e alcuni genitori ci siano state delle incomprensioni e ammetto la mia irritazione quando, nonostante le indicazioni date, non sono stato compreso. Ma non c’è stata alcuna esclusione, ho cercato solo di far rispettare le regole”.

Per la cronaca, comunque, i ragazzi di Torricella sono comunque riusciti a giocare lo stesso in un campo approntato al momento, davanti al palco del Csi, in via del Vescovado di fianco al campanile del Duomo.

“Forse è stato alzato un polverone che si poteva evitare”, commenta De Marcellis, “perché è bene ricordarlo, lo spirito di questa iniziativa deve essere quello di promuovere lo sport, senza prevaricazioni e sarebbe bello se ciascuno riuscisse a mettersi a disposizione solo per far vivere ai ragazzi e alle loro famiglie una sana esperienza di avvicinamento allo sport”.

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