Pedopornografia, Giorgio Morganti rimane in carcere

giorgio_morgantiAlba Adriatica. L’ex assessore del Comune di Alba Adriatica, Giorgio Morganti, resta in carcere. L’arresto del 43enne professionista, coinvolto in un’inchiesta sulla pedopornografia online, è stato convalidato dal gip della procura distrettuale de L’Aquila.

 

Morganti (difeso dalla sorella Mariasilvia e da Guglielmo Marconi) ha risposto alle domande degli inquirenti, confermando di essersi collegato ai siti incriminati ma di non aver condiviso il contenuto con altri utenti della rete. Al momento, però, l’ex assessore al turismo resta nel carcere di Castrogno, visto che il giudice ha convalidato l’arresto, maturato mercoledì mattina, a conclusione di una perquisizione effettuata, dalla polizia postale, nella sua abitazione di Villa Rosa. Da quanto emerge dall’inchiesta, condotta dalla procura di Cremona e sulla quale permane un certo riserbo, nel pc di Morganti sarebbero stati trovati e poi sequestrati diversi file, evidentemente giudicati interessanti dagli inquirenti, tanto da far scattare l’arresto. L’accusa, nei suoi confronti, è quella di detenzione di materiale pedopornografico. L’inchiesta, però, potrebbe anche non essere conclusa e riservare ulteriori sviluppi nei prossimi giorni.

 

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