Teramo, l’altra faccia del porta a porta

teramo_piazzamartiriTeramo. Il porta a porta per una città più pulita. Liberare le vie dall’incombenza dei cassonetti dovrebbe migliorare il senso estetico della città stessa.

Ma se a quei cassonetti si vanno a sostituire degli antiestetici sacchetti lasciati per strada in pieno giorno e in pieno centro, cartoni depositati davanti ai negozi, immondizia lasciata accanto ai tavolini di un bar o di una pizzeria, mentre qualcuno accanto consuma un pasto frugale, allora il condizionale diventa d’obbligo.

teramo_rifiutibarQuesta è piazza Martiri della Libertà, il cuore di Teramo, alle due del pomeriggio.

La raccolta differenziata porta a porta potrebbe essere considerata la massima espressione della civiltà.

Il servizio a Teramo è partito solo da qualche giorno, pochi effettivamente per poter giudicare.

Ma abbastanza per dire che, forse, sarebbe servita una preparazione, un’organizzazione migliore.

Insomma, se così dev’essere, tanto vale riesumare i vecchi cassonetti!

Questa, dunque, la situazione nella “città che cambia”.

E se ci si sposta di qualche chilometro, le cose non cambiano. Anzi.

teramo_rifiutiviolaIn alcune frazioni la raccolta porta a porta è già partita, altre concluderanno il ciclo a fine maggio.

Ma fino ad allora cosa si pensa di fare?

Al momento, infatti, sembra che la “questione raccolta rifiuti – svuotamento cassonetti” sia passata in secondo piano in alcune località del territorio comunale.

Bidoni dell’immondizia stracolmi da due giorni, buste volanti per strada, poltrone abbandonate.

Insomma, un vero e proprio trattamento “differenziato”.

Sperando che non si debba aspettare il 31 maggio per ritrovare il giusto decoro.

Marina Serra


 

 

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