Incidente Controguerra, l’ultimo saluto a Stefano Di Gennaro

rounders91-200x258Controguerra. Una folla commossa e partecipe ha preso parte, oggi pomeriggio, ai funerali di Stefano Di Gennaro, lo studente di 19 anni vittima di un incidente stradale, martedì pomeriggio, al centro di Controguerra. Un intero paese, ma non solo, oggi si è fermato per dare l’ultimo saluto al povero Stefano, molto conosciuto nell’intera vallata anche per la sua passione calcistica (giocava con la locale squadra di calcio).

 

In tanti si sono stretti al dolore di familiari ed amici, straziati dal dolore per la perdita del loro caro. Presente tutta la squadra in divisa dell’Asd Controguerra. Quando il corteo funebre si dirigeva verso il cimitero, a pochi metri dal luogo dell’incidente, gli amici hanno dedicato un’ultima canzone a Stefano (Tu Corri dei Gemelli Diversi). Il dolore, percepibile nell’aria oggi alle esequie religiose, percorre anche la rete.  Su Facebook, diventato a torto o a ragione, il contenitore capace di sintetizzare e rappresentare ogni emozione, è stato creato un gruppo dedicato al giovane studente (“Stefano sarai sempre con noi”)  che conta oltre 600 iscritti. I messaggi, che a getto continuo riempiono le pagine del più popolare social network, sono commoventi, a tratti struggenti e tutti sono accomunati dallo stesso filo conduttore: il dolore per un amico che se ne va, da tutti etichettato come un campione (nello sport, nel gioco e nella vita). Lo studente di Controguerra, come è noto, mercoledì pomeriggio è rimasto coinvolto in un incidente stradale all’incrocio tra via D’Annunzio e via Verdi. Il giovane, che viaggiava su unoincidente_controguerra scooter assieme ad un amico (F.S. di 19anni), si è scontrato con un camion-betoniera, che ha imboccato via Verdi. Stefano Di Gennaro, che per effetto dell’impatto ha riportato un forte trauma cerebrale, è spirato poco dopo il ricovero all’ospedale di Teramo. L’amico, che sedeva sulla parte posteriore del sellino, ha riportato conseguenze decisamente meno gravi, visto che è stato giudicato guaribile in 25 giorni.

 

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