Teramo, i sindacati chiedono alla Asl interventi definitivi per abbattere le liste di attesa

“Chiediamo ai dirigenti della Asl di aprire un tavolo di trattative affinché la problematica delle liste di attesa si possa affrontare nell’ottica della soluzione strutturale del fenomeno”.

In una nota a firma di Amedeo Marcattili, Fp Cigl, Andrea Salvi, Fp Cisl e Alfiero Di Giammartino, Uil Fpl, i sindacati teramani contestano la scelta effettuata dalla Asl di Teramo di stipulrare una convenzione con lo studio privato di radiologia Radiosanit di Roset ocon la motivazione dell’abbattimento delle liste di attesa e chiedono una soluzione che possa risolvere alla radice il problema, non optando per “scelte estemporanee che in passato non hanno avuto nessun risultato positivo”.

Secondo i sindacati, infatti, dal 1 luglio al 31 dicembre 2015, sarebbe 492mila il totale di spesa previsto per effettuare ogni mese 300 risonanze magnetiche, 300 mammografie, 300 ecodoppler, 200 ecografie e 200 tac.
“Nella delibera”, si legge nella nota, “non viene indicato il tempo minimo per ogni prestazione, ci chiediamo, chi controlla che gli esami vengono eseguiti come da protocollo? In passato abbiamo criticato la scelta di rivolgersi a ditte esterne, ove a fronte di una spesa maggiore di quella che si sarebbe sostenuta mantenendo l’attività all’interno, la problematica delle liste di attesa non è stata risolta”.

Per i sindacati, infatti, con la stessa cifra indicata dalla convenzione, si sarebbe potuto effettuare un numero decisamente maggiore di prestazioni con le apparecchiature adeguate che sarebbero già in dotazione della Asl. “Perché”, si conclude la nota, “invece di far lavorare i medici ed i tecnici della Asl, con tariffe decise a livello nazionale, si sceglie di spendere centinaia di migliaia di euro con una ditta esterna?”.

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