Pesca con la draga vibrante: si va verso un accordo tra vongolare e Parco del Cerrano

Pescara. Lo scorso giovedì la Conferenza Regionale della Pesca ha espresso parere positivo in merito alla proposta di poter effettuare una pesca artigianale con la draga vibrante, studiata dalla Dottoressa Giansante dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo, all’interno dell’Area Marina Protetta del Cerrano.

Grande soddisfazione per il Cogevo che ha dichiarato: “con questa novità le vongolare non praticheranno più la pesca con turbosoffiante, quindi potrebbe essere uno strumento risolutivo per la crisi e gli attriti che si sono creati fra Area Protetta e pescatori di vongole. La pesca con la draga verrà adottata solo dopo il parere favorevole dell’ISPRA, in comune accordo con l’amministrazione comunale di Pineto e Silvi e il CdA del Parco del Cerrano”.

Walter Squeo di Federpesca e Cogevo spiega che sono state avanzate anche due proposte: “la prima in merito all’erogazione di un risarcimento equo alle unita da pesca adibite alla pesca delle vongole. L’altra invece riguarda la dismissione previo giusto compenso di almeno 25 pescherecci vongolare, nel caso in cui la proposta di draga vibrante non venisse accolta”.

Durante l’incontro il Direttore Marittimo Moretti ha chiesto una soluzione rapida e risolutiva per i pescatori che “ringrazione l’assessore regionale Dino Pepe per il lavoro che sta svolgendo cercando di coniugare Parco e pesca e Benigno D’Orazio che insieme ai sindaci si rendono disponibili a collaborare”, conclude Squeo.

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