Vongolare nell’Area Marina Protetta del Cerrano, Squeo contro il WWF: ‘ci volete togliere il lavoro, pensate ai fiumi inquinati’

Giulianova. “Mentre i pescatori cercano di trovare una soluzione per tornare a lavorare, per poter pescare vongole a sostentamento di un’economia peschereccia azzerata sia dall’inquinamento dei fiumi, a cui nessuno mette riparo, e dalla grande estensione dell Area Marina Protetta, il WWF che fa?”

Si chiede Walter Squeo di  Federpesca e Cogevo (Consorzio dei pescatori di vongole), aggiungendo che il “WWF non pone rimedio per i corsi d’acqua. fra cui i torrenti dell’Area Marina Protetta. che risultano altamente inquinati, ma attacca di nuovo i pescatori di vongole come se noi siamo capo espiatorio del degrado del mare e dei fiumi. E’ scandaloso vorremmo capire il motivo di tanto accanimento nei confronti di noi pescatori che da venti anni denunciamo il degrado fluviale che ci sta portando alla rovina e io, in prima persona. Fino dagli anni ’90 in cui subivamo morie totali di vongole grazie alle sostanze inquinanti di provenienza fluviale. Credo che ormai  è ora che questi signori si vergognino, noi abbiamo indetto una conferenza regionale della pesca che si svolgerà il 16 luglio, rinviata di pochi giorni grazie all’assessore Dino Pepe che ci è vicino e che vive la nostra problematica”.

Squeo precisa di aver studiano con l’Istituto Zooprofilattico un nuovo strumento di pesca che fosse compatibile con il Parco ma “il WWF dice ancora no. Ditelo chiaramente allora se volete toglierci il lavoro. Intanto fare però il vostro lavoro, perché i nostri fiumi sono i più inquinanti d’Italia. Vergognatevi”.

Cogevo sarebbe pronto anche a querelare l’associazione ambientalista per aver reso noti dati errati sui chilometri di pesca, attività che avrebbe dimezzato il fatturato dopo l’istituzione del Parco del Cerrano. Secondo i pescatori, infatti, “il territorio di pesca che non è di 120km ma di 60km e il fatturato è dimezzato. Questi signori portano dati vecchi di quando non esisteva il Parco del Cerrano. Poi sversamenti continui sia nel Tordino, che nel Vibrata e negli altri fiumi hanno compromesso balneazione e pesca. Torneo a protestare sotto la Torre del Cerrano e faremo conoscere dati alla mano l’esatta condizione del nostra mare e del settore pesca”.

 

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