Autodromo Montorio, Mion: ‘Pronti ad investire per accoglienza turisti’

Montorio al Vomano. Gli imprenditori del turismo che fanno capo a Roberto Mion sono pronti ad investire a Montorio per realizzare strutture di accoglienza.

Il Presidente Nazionale degli Albergatori di Charme e Relax lo ha detto nell’iniziativa pubblica del 6 giugno in piazza e lo ha confermato ieri incontrando gli operatori della ricettività:  ‘Il Circuito diventerà per Montorio un grande attrattore di turisti – ha spiegato Roberto Mion – appassionati di auto e moto da corsa ma non solo.

All’autodromo si potrà legare lo sviluppo di un polo dell’Automotive che porterà nella cittadina imprenditori e ingegneri per le prove in pista dei nuovi modelli di auto elettriche. Insomma qui a Montorio si potrà scrivere una pagina importante per il futuro dei motori. Quindi la cittadina diventerà meta di migliaia di persone che chiederanno da dormire, da mangiare, negozi per gli acquisti, bar e articoli dell’artigianato tipico.

Per trasformare Montorio da luogo di passaggio quale è oggi a meta per i visitatori –ha aggiunto Mion – credo che tutto il paese deve fare proprio il progetto dell’autodromo, perché il circuito può crescere e prosperare se ogni montoriese collabora al suo sviluppo’.

Grande l’interesse dimostrato dai numerosi presenti, tra cui tanti giovani e tante le domande che sono state poste all’Amministratore unico dell’Autodromo Carlo Toma: “Gli operatori economici di Montorio hanno compreso che il progetto porterà ricchezza e tutti sanno che intorno al Circuito ci sono già numerose iniziative imprenditoriali del polo tecnico per moto e auto sportive pronte ad investire sul territorio – ha spiegato Carlo Toma – per questo intendiamo proporre al Sindaco l’avvio di un tavolo di confronto tra le parti per studiare insieme le scelte e gli investimenti più adeguati da attivare nella cittadina per sviluppare i servizi necessari nel settore dell’accoglienza e della ricettività’.

WWF Teramo ribadisce la propria contrarietà all’autodromo in vista del referendum di domenica

‘Domenica 14 giugno le cittadine e i cittadini di Montorio al Vomano saranno chiamati a pronunciarsi in un referendum consultivo sulla realizzazione dell’autodromo in località San Mauro.
Un mostro di cemento ed asfalto di 52 ettari incombe su un’area agricola con sbancamenti, riporti di terreno e tagli di ulivi secolari: un vero e proprio scempio che stravolgerà colline e valli alle porte del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga’, si legge in una nota diffusa dal WWF Teramo.

‘Non si comprende come si possa ipotizzare di realizzare un’opera così impattante in un’area che tutti i piani urbanistici e paesaggistici hanno destinato al verde ed all’agricoltura, calpestando oltretutto la volontà dei cittadini che abitano quei luoghi e che lì svolgono le loro attività lavorative.
Al di là del ritorno economico che questo tipo di intervento potrà avere (tutto da dimostrare), resta il dato della localizzazione che è totalmente priva di senso.
In provincia di Teramo ci sono decine e decine aree industriali, artigianali e produttive ormai abbandonate dove si potrebbe realizzare un autodromo, senza cementificare ulteriore territorio e senza dover creare nuova viabilità. Solo in provincia di Teramo, la Regione Abruzzo nel 2014 ha individuato ben 37 siti industriali dismessi’, afferma il WWF Teramo.

‘Ad ogni pioggia un po’ più forte del normale tutto il nostro territorio frana. E una delle cause di tale situazione è l’impermeabilizzazione dei terreni. Come è possibile continuare a costruire in aree agricole?

È evidente che si tratti di un intervento sbagliato per Montorio al Vomano e per tutta la provincia di Teramo. Come è possibile che gli Enti preposti alla pianificazione di quel territorio non dicano nulla?
Cosa pensa il Presidente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga di un’opera del genere posta alle porte dell’area protetta nazionale che presiede? Nei convegni si parla tanto della tutela delle produzioni agricole locali e ora non si dice nulla contro la cementificazione di 52 ettari di territorio agricolo al confine di un’area naturale protetta di valenza nazionale?
Cosa pensa il Presidente della Provincia di Teramo, visto che l’Ente da lui presieduto sostiene che vada attuata la politica del consumo zero del territorio? San Mauro di Montorio al Vomano non fa più parte della provincia di Teramo?

Cosa pensa il Sindaco di Montorio al Vomano? Possibile che non voglia pronunciarsi? È d’accordo che 52 ettari di terreni agricoli siano cementificati? Trova normale che decine di famiglie di suoi concittadini siano espropriate dei loro terreni e si ritrovino a vivere a fianco di un autodromo?’, si chiedono nella nota.

‘Si è scelta la strada della consultazione dei cittadini. E questa è una cosa condivisibile. Meno condivisibile è però un comportamento pilatesco!
Il WWF auspica che i cittadini di Montorio al Vomano vogliano proteggere il loro ambiente e la loro salute, andando a votare domenica prossima e votando NO!’, conclude il WWF Teramo.

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