“Ombrina mare 2”, anche Pineto contro. Monticelli scrive alla Prestigiacomo e a Chiodi.

piattaformaPineto. Il Comune di Pineto è sceso in campo contro “Ombrina mare 2”, ovvero la richiesta di concessione per la sistemazione di una piattaforma per l’estrazione petrolifera, al largo delle coste di San Vito Chetino. Il Sindaco Luciano Monticelli ha inviato una lettera al Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, ai responsabili dell’Ufficio V.I.A. (Valutazione Impatto Ambientale) della Regione Abruzzo e al Presidente Gianni Chiodi. Chiede l’immediata sospensione di tutte le procedure che riguardano il rilascio della concessione alla società Mediterranean Oil and Gas per la sistemazione di nuovi impianti di estrazione petrolifera.
“Con la costa teatina e con tutte le associazioni che da tempo si stanno battendo contro la petrolizzazione della nostra Regione”, afferma il primo cittadino pinetese, “abbiamo stretto un patto d’acciaio, un’alleanza per fare in modo che il nostro territorio non venga brutalizzato. La qualità dell’ambiente è fondamentale per un territorio che vive di turismo. L’Abruzzo non diventerà la Regione Nera d’Europa. Vero è che il governo regionale ha detto no alle estrazioni a terra, ma per quanto riguarda, invece, le piattaforme in mare, i permessi per le coltivazioni sono ancora validi e non è stato adottato alcun provvedimento che impedisca alle multinazionali del petrolio di avviare tutte le procedure per il rilascio delle concessioni relative alla sistemazione in mare delle piattaforme”.sindaco_luciano_monticelli

Il Sindaco Monticelli, da sempre nella lotta per la tutela ambientale, appoggia in pieno le iniziative che sta portando avanti l’associazione Nuovo Senso Civico che sul rischio petrolizzazione ha già organizzato su tutto il territorio abruzzese numerosi convegni e dibattiti, raccogliendo l’adesione di miglia di cittadini.
“A San Vito Chetino c’è il rischio di vedere sorgere da un momento all’altro una piattaforma”, conclude Monticelli, “ma lo stesso timore lo abbiamo noi a Pineto perché al largo dell’Area Marina Protetta del Cerrano, a circa 5 chilometri dalla costa, è prevista una concessione per l’estrazione petrolifera. Che si sappia fin d’ora: non permetteremo mai che ciò accada! Regione e Ministero dell’Ambiente riflettano bene prima di autorizzare qualsiasi attività di estrazione di idrocarburi”.

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