Piero Di Rocco è deceduto per lo schiacciamento del torace. Resta il giallo sulla dinamica dell’incidente. Lunedì i funerali.

luogo_incidente_giulianova_2Giulianova. Un forte trauma toracico, con lo schiacciamento di organi vitali. E’ quanto emerso dall’autopsia eseguita in serata dall’anatomopatologo Pino Sciarra sul cadavere di Piero Di Rocco, il nomade di 35 anni di Giulianova deceduto nel tardo pomeriggio di mercoledì, in seguito ad un incidente stradale, avvenuto sulla statale 80 nel quartiere di Villa Pozzoni, mentre era a bordo della sua Kawasaki Ninja.

Il corpo senza vita del giovane, che lascia la compagna e tre figli piccoli, è stato restituito ai familiari. Ma la Procura di Teramo non ha ancora rilasciato il nulla osta per il seppellimento della salma, atteso per la giornata di domani. Funerali quindi rinviati a lunedì prossimo. Il feretro è stato comunque composto, mentre la camera ardente è stata allestita nell’abitazione del padre del giovane centauro scomparso due giorni fa.
Prima di rilasciare le autorizzazioni per la sepoltura, il magistrato inquirente vuole leggere la relazione del medico legale che ha eseguito l’esame autoptico, per capire se vi sia compatibilità tra le ferite riportate dalla vittima e l’impatto con l’auto coinvolta dall’incidente.

La macchina per la verità ha riportato solo qualche graffio al paraurti e francamente non ci sarebbe corrispondenza. Ci sono poi le testimonianze di due donne che erano all’ingresso di un supermercato vicino che avrebbero visto il nomade essere travolto da una seconda macchina che non si sarebbe fermata dopo l’incidente. Circostanza sulla quale stanno indagando gli agenti della polizia stradale.
Il medico legale, però, non esclude neppure l’ipotesi che a provocare lo schiacciamento del torace con gravi lesioni agli organi vitali sia stata la stessa motocicletta. Piero Di Rocco si era immesso sulla statale 80 in direzione Teramo, provenendo da via Grosseto, a forte velocità senza rispettare il segnale di stop. Il pedalino della moto si sarebbe agganciato al paraurti della vettura che stava procedendo nella stessa direzione. A quel punto sarebbe stato catapultato in avanti finendo contro il manubrio della moto. Questa versione dei fatti sarebbe compatibile con le ferite riportate dalla vittima. Il mistero tuttavia resta.
Lino Nazionale

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