Teramo. L’erosione avanza in maniera incessante e ad ogni mareggiata vengono inghiotti metri di arenile. E’ un destino comune, peraltro decisamente negativo, quello che accomuna dei tratti di litorale ad Alba Adriatica (a sud della Bambinopoli) e a Martinsicuro (nella zona centrale). La mareggiata notturna ha fatto sentire i suoi effetti, che sono visibili nelle foto scattate in mattinata.
Nello specchio d’acqua davanti alla Bambinopoli di Alba, le onde oramai hanno come unico frangiflutti il muro esterno della struttura ricreativa. L’avanzamento del mare viene attenuto solo dai massi posizionati a protezione del muro esterno. Effetti, però, sono visibili anche nel tratto più a sud (almeno fino all’altezza di viale Mazzini), dove la furia del mare ha creato uno scalino di diversi centimetri. La situazione è critica anche a Martinsicuro, soprattutto nella zona compresa tra la nuova rotonda Las Palmas e le due concessioni più a nord. In questo tratto, l’arenile è oramai scomparso del tutto e il mare lambisce le due strutture balneari (Bagni Massimo e Portofino).
E la situazione non è poi tanto migliore più a sud del litorale teramano.
La mareggiata di questa notte, infatti, ha ulteriormente spazzato via altri metri di arenile a Cologna Spiaggia e a Giulianova lato sud. Problemi soprattutto per gli operatori turistici locali che, stando così le cose, rischiano di dover rinunciare alle attività estive 2010. Gli chalet Mucillagine, Bagni Salsedine, Lo Squalo, La Terrazza e i camping Nino e Stella Maris di Cologna in pratica non hanno più spazio per poter sistemare gli ombrelloni. In alcuni casi la spiaggia è stata letteralmente cancellata. Il mare da levante ha persino raggiunto il marciapiede della passeggiata colognese e in alcuni casi ha risucchiato delle piccole imbarcazioni lasciate nella zona di alaggio dai proprietari, un tempo al riparo anche dalle mareggiate più violente.
A Giulianova, dalla foce del fiume Tordino sino all’altezza dell’incrocio tra via Lepanto e il lungomare Rodi, in appena due anni il mare ha inghiottito oltre 20 metri di arenile. Gli stabilimenti balneari Spinnaker Beach, Capo Horn e il camping Tam Tam non hanno più area e la situazione sembra proprio destinata a peggiorare. Ancora una volta gli operatori locali hanno chiesto a gran voce l’intervento degli organi competenti, in questo caso la Regione, affinché vengano adottate soluzioni immediate per risolvere o comunque tamponare il problema legato all’erosione.
Luca Zarroli
Lino Nazionale
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