Alba Adriatica, il vigile esce dal carcere

operazione_alba_orientale3Alba Adriatica. Massimo Ritrecina, il vigile urbano di Alba Adriatica, coinvolto nell’inchiesta “Alba Orientale”, esce dal carcere. La nuova istanza di scarcerazione, presentata dal legale dell’agente della polizia urbana ( Gabriele Rapali), è stata accolta dal gip del tribunale di Teramo, che ha concesso il beneficio degli arresti domiciliari.

Massimo Ritrecina era l’unico, tra le 45 persone arrestate alla fine di novembre nell’inchiesta sui cosiddetti permessi facili ai cinesi, ad essere ancora confinato in carcere. Prima delle feste natalizie, infatti, il tribunale del Riesame aveva rigettato la prima istanza di scarcerazione. Ora, in attesa che sia il quadro indiziario, che gli aspetti della complessa indagine vengano chiariti nel dettaglio, l’agente della polizia urbana (sospeso in via cautelativa dal servizio) potrà trascorrere il periodo di detenzione tra le mura domestiche. Nell’operazione “Alba Orientale” sono finiti, a vario tiolo,  professionisti e titolari di agenzie immobiliare di Alba, oltre a diversi imprenditori di nazionalità cinese. Tutto il castello di accuse si fonda su un presunto giro di falsi ricongiungimenti familiari, tutti finalizzati al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.


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