Discarica Coste Lanciano, Federpesca contro i “falsi” ambientalisti

squeo tra i rifiuti“E’ uno schifo quello che sta accadendo in questi giorni. E’ più di un anno che denunciamo come Federpesca e Cogevo che la discarica di Coste Lanciano deve essere messa in sicurezza. Ma non siamo stati ascoltati. Però veniamo attaccati e accusati di distruggere il mare. Noi siamo i primi a rispettare il nostro ambiente di lavoro”.

E’ la rabbia di Walter Squeo, segretario regionale di Federpesca Abruzzo che è tornato a puntare il dito contro la discarica di Coste Lanciano, erosa di nuovo dalle acque del fiume Tordino, e soprattutto contro quegli ambientalisti accusati di riempirsi la bocca di belle parole, di fare comunicati di denuncia ma che di concreto non offrono nessuna soluzione al problema.

Anzi, secondo Squeo sarebbero persino un ostacolo ai piani di intervento del Genio Civile di Teramo che ha ipotizzato il posizionamento di massi ciclopici a protezione dell’argine del Tordino proprio all’altezza del vecchio impianto di smaltimento, dismesso da alcuni decenni.

Così in questi ultimi due giorni sulle sponde dello stesso fiume e sulla spiaggia, soprattutto tra Cologna e Roseto, sono riaffiorati i rifiuti, plastica e polistirolo che erano seppelliti in quella discarica.

“Gli ambientalisti che tanto parlano”, sbotta Squeo, “perché non vengono qui a vedere cosa sta accadendo? Perché devono sempre ostacolare qualcosa? In quel punto la discarica deve essere messa in sicurezza. Non può essere bonificata? Allora che gli argini vengano potenziati con grossi massi. E così si risolve il problema una volta per sempre”.

Agli inizi della prossima settimana, con condizioni meteo sicuramente più accettabili, le imbarcazioni riprenderanno il largo per una nuova settimana di pesca. Ma le aspettative dei marinai sono pessime.

“Lunedì riprenderemo il largo”, conclude il segretario Regionale di Federpesca, “troveremo le solite buste di plastica e altro materiale che noi raccoglieremo e conferiremo negli appositi contenitori che abbiamo sistemato in porto. Noi il nostro dovere lo facciamo proprio perché rispettiamo il mare. Vorremmo che anche chi si professa ambientalista faccia qualcosa di concreto e non i soliti comunicati”.erosione e rifiuti

Intanto, la mareggiata da Grecale di questi giorni ha riproposto ancora una volta il problema dell’erosione a Cologna Spiaggia. Gli operatori locali avevano avuto garanzie che entro marzo sarebbero iniziati i lavori per la chiusura dei varchi tra le scogliere nel tratto che va dalla proprietà Rossi sino all’altezza del Lido Lo Squalo. Per ora nulla ancora si muove.

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