Mosciano, la “cultura” della birra in un convegno alla Facoltà di Bioscienze

Non si sa con esattezza dove sia nata la prima birra: c’è chi parla di Mesopotamia, chi di Egitto, chi di isole Orcadi, chi addirittura di Malta. Fatto sta che nel corso del tempo è diventata una delle bevande più bevute al mondo. E la Facoltà di Bioscienze dell’Ateneo teramano gli dedicherà una giornata di studi in programma lunedì, alle 16,30, nella sede dell’Università di Mosciano Sant’Angelo.
L’evento, dal titolo “Innovation & Craft beers, workshop sul panorama brassicolo e imprenditoria del settore”, è stato organizzato in collaborazione con la Beezers srl, la start-up innovativa proprietaria di Beerbeez, vincitrice lo scorso 25 novembre del Premio Startime come migliore idea.
Partendo dall’analisi del ruolo dell’Università nel formare futuri professionisti e imprenditori, l’evento tenterà di spiegare la “terza missione” universitaria e analizzerà case studies attraverso la partecipazione di imprenditori attivi nel settore brassicolo e start-up innovative.
Apriranno l’incontro nella prima sessione, dedicata all’Università, Dario Compagnone (preside della Facoltà di Bioscienze e Tecnologie agro-alimentari e ambientali), Giuseppe Arfelli (presidente del Corso di laurea in Viticoltura ed Enologia), Christian Corsi (docente di Comunicazione di impresa e delegato del Rettore) ed Emilio Chiodo (docente di Gestione e marketing delle imprese vitivinicole). Seguiranno poi le testimonianze di due realtà imprenditoriali attive nel settore brassicolo, Terre d’Acquaviva e Tenute Ducali, e chiuderà l’incontro l’intervento di Beerbeez, una start-up innovativa teramana impegnata a comunicare il mondo delle birre artigianali attraverso le nuove tecnologie.
L’evento si chiuderà con un’analisi sensoriale delle birre artigianali fornite dagli imprenditori invitati al workshop.

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