Un palazzo di oltre 20 metri sulla riviera, SI: “Stop alla cementificazione selvaggia di Pescara”

Pescara “Stop al rischio di cementificazione selvaggia sulla riviera Nord di Pescara”: a chiederlo sono Daniele Licheri e Pierpaolo Di Brigida, segretari regionale e provinciale di Sinistra Italiana, che “impugnano” le Norme Tecniche di Attuazione del Comune di Pescara.

“Secondo la disposizione vigente relativa alla NTA del Comune di Pescara aggiornata al 20 marzo 2020”, spiegano, “, in tutta la fascia litoranea per una profondità di 50 metri, misurati a partire dal ciglio stradale lato monte, l’altezza degli edifici non può superare i  12,30 metri, fatti salvi limiti di altezza inferiori previsti nel piano regolatore generale. La presente disposizione prevale su qualunque altra difforme e ha carattere essenziale.
Sono esclusi gli edifici esistenti che superano tale limite, per i quali, nel caso di interventi edilizi, non può essere superata l’altezza esistente”.
Licheri e Di Brigida, inoltre, ricordano “la delibera comunale 163 del 31 ottobre 2017 che contiene l’espressione di volontà di non creare una ‘cortina’, essendo stata anche respinta una osservazione che prevedeva l’inserimento della riviera per le premialità previste.
Per Si, però, ora “nel silenzio totale, sulla riviera nord di Pescara si sta costruendo con
notevole sviluppo in altezza – 20/22 metri – un palazzo difronte allo stabilimento Plinius, contrariamente alle indicazioni del recepimento. Tale situazione che fa pensare ad un ‘tana e libera tutti’ si riscontra anche ai Colli di Pescara.
Sinistra Italiana non potrà mai avallare questa situazione e invita le forze politiche di sinistra al Comune a promuovere azioni che possano porre fine a questo assalto alla nostra bella riviera, rompendo il silenzio assordante. Facciamo in modo che la cementificazione massiccia degli anni Sessanta non si ripeta”, concludono Licheri e Di Brigida.
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