Popoli: “Gran Guizza a rischio per sugar e plastic tax”

Popoli. “La strategia di questo governo giallo-rosso sul rapporto con le imprese condurrà ad un vero e proprio disastro economico per il nostro territorio. E’ chiaro l’intento di strumentalizzare tematiche ambientali al fine di imporre altre ed innumerevoli tasse che pesano sia agli imprenditori che ai consumatori, una vera e propria trovata che metterà in pericolo tanti posti di lavoro e sicurezze economiche, finendo per condurre a delocalizzazioni persino quelle aziende che da sempre hanno lottato per restare in Italia”.

Sono i consiglieri comunali Mario Lattanzio e Vanessa Combattelli e lanciare l’allarme per la Gran Guizza di Popoli: “Rischia di essere penalizzata a causa delle due nuove tasse che potrebbero prosciugare e mettere in difficoltà il lavoro: Sugar Tax e Plastic Tax”

“Se le due vessazioni venissero approvate, si rischierebbe una ricaduta drastica sul profitto e conseguentemente la competitività dell’azienda che da tempo lavora sul nostro territorio”, riferiscono i due consiglieri di Popoli, “Il gruppo San Benedetto ha tenuto su tutto il territorio italiano delle riunioni dove ha informato i propri dipendenti e i rappresentanti sindacali sui timori riguardo i futuri investimenti e l’occupazione nel caso in cui dovessero essere approvate queste tasse. Inoltre, lo stesso governo prevede l’introduzione di un’addizionale IRES di 3 punti, di natura retroattiva, che cade sulle concessioni di acque minerali.
Le conseguenze di questi simili atti sono facilmente immaginabili: storie sentite e risentite rispetto al destino di tutte quelle imprese che trovano nello Stato un nemico”.

“Riflettere rispetto a che genere di ricadute possa avere tutto questo su un territorio di per sé già penalizzato da crisi e spopolamento risulta necessario, in qualità di amministratori comunali esprimiamo grande preoccupazione a riguardo.
Lanciamo un appello che speriamo possa essere raccolto anche dagli altri amministratori comunali del territorio che non si riconoscono minimamente in tutto questo e nelle azioni del governo 5 Stelle – Partito Democratico”, concludono.

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