Pescara, senzatetto sgomberati: “Ecco dove vuole metterli Masci”

Pescara. Dopo i blitz e gli sgomberi dei senzatetto dalle zone abbandonate della città, si solleva la polemica per la gestione della situazione da parte dell’amministrazione Masci.

E’ il consigliere regionale del Pd Antonio Blasioli a puntare il dito contro l’amministrazione comunale: “All’indomani di ogni sgombero gli spazi visitati e puliti dal sindaco, dalla Municipale e da Attiva con tanto di fotografie e dichiarazioni trionfalistiche, sono tornati ad essere meta di accampati e senza dimora”.

“Gli sgomberi”, suggerisce Blasioli, “servono, ma a due condizioni, che ci si avvalga del prezioso aiuto delle associazioni e che si metta in cantiere la progettazione per riqualificare quelle aree prese di mira dalla marginalità. Per esempio il Sindaco Masci sa che l’ex Fea, recentemente sgomberata c’è un bando regionale e un vincitore per riqualificare l’area? E sa che i suoi colleghi di partito in Regione non hanno dato seguito all’aggiudicazione, tanto da costringermi a presentare una risoluzione per accelerare la procedura?”.

“Ci chiediamo”, incalza il consigliere regionale, “cosa il sindaco Masci stia facendo di concreto oltre la propaganda e se sia a conoscenza del bando e del patrimonio di esperienze che il Comune ha già. In questi giorni abbiamo sentito fra uno sgombero di facciata e l’altro solo l’annuncio di provvedimenti, come la destinazione ai senza dimora di 26 immobili sequestrati, che attualmente vengono gestiti dall’Anbsc (Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata): ma considerata la collocazione degli immobili che si trovano in zone già estremamente sensibili della città, tale decisione, senza un supporto forte e condiviso con le associazioni operative sul sociale, rischia di innescare focolai di disagio e intolleranza che Pescara non  ha mai avuto e non merita”.

“Ecco”, indica Blasioli, “dove sono i le 26 abitazioni da destinare ai senza dimora. Le case a cui si riferisce il sindaco  si trovano nelle seguenti vie:

  • Via Colle Innamorati 233
  • Strada Colle Marino 19
  • Via Passolanciano 10
  • Via Fonte Romana 15(2 appartamenti)
  • Via Aterno 300
  • Via Aterno 208
  • Via Tavo (senza numero)
  • Via Lago di Scandarello
  • Via Sacco 253
  • Via Tavo 273(6 appartamenti)
  • Via Sacco (senza numero) 2 appartementi
  • Via Sacco 279
  • Via Tavo 310
  • Via Tevere 1 (2 appartamenti)
  • Strada Vicinale Acquatorbida 85

Suscita scetticismo sia sulla scelta di queste zone, per le problematiche che la città già conosce, sia per la previsione di un mancato sostegno, invece previsto nel progetto di Co-housing che la precedente amministrazione Alessandrini ha messo a bando a marzo: la Giunta comunale ha approvato una delibera con cui avvia il procedimento per individuare, sul territorio comunale, appartamenti idonei, ad uso residenziale, per l’accoglienza dei senza tetto”.

“Il bando scaduto il 15 luglio non ha avuto manifestazioni d’interesse, ma va ripubblicato anche al fine di evitare la perdita di finanziamenti pari a 518mila euro di fondi europei  Pon Inclusione e Po I Fead. Nel progetto”, conclude il Dem, “tuttavia, l’utenza non vi verrebbe “collocata” per toglierla dagli occhi, ma   sarebbe seguita da operatori competenti”.

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