Pescara, il Comune vieta uccelli e animali per matrimoni e feste

Pescara. Nei giorni scorsi aveva fatto discutere il caso delle sette colombe bianche liberate in volo durante un matrimonio celebrato nel municipio di Pescara, di cui solo quattro, dopo l’attacco di predatori, sono state recuperate a fatica dai cornicioni del Palazzo di Città e dagli edifici limitrofi grazie all’impegno di cittadini ed associazioni ed alle cure del CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici).

E questa mattina, in Consiglio Comunale, è stato il Movimento 5 Stelle a portare l’attenzione sulla vicenda, presentando un ordine del giorno approvato dall’assise civica, per impegnare il Sindaco ad emettere un’ordinanza di divieto ai voli di colombe e altri utilizzi impropri di animali in occasione di matrimoni, feste e fiere cittadine.

Soddisfatto il primo firmatario della proposta, il consigliere M5S Paolo Sola, che parla di “un segnale importante che già le stesse associazioni ambientaliste ed animaliste avevano chiesto a gran voce all’indomani dell’episodio che, per giorni, aveva richiamato l’attenzione dei tanti cittadini. E’ assurdo che nel 2022 vadano ancora in scena queste abitudini barbare, liberando senza alcuna precauzione animali incapaci di vivere in libertà, condannandoli di fatto a morte certa per un proprio inutile diletto. Cosa che peraltro – prosegue il consigliere M5S Paolo Sola – configura il reato penale di abbandono”.

L’ordine del giorno, infatti, oltre che sottolineare la responsabilità di chi gestisce o contribuisce ad alimentare un mercato per finalità di questo tipo, si pone l’obiettivo di chiedere un impegno concreto da parte del Comune di Pescara nello sviluppo di una maggiore conoscenza e consapevolezza del mondo animale, fin troppo spesso vittima di disinteresse, disinformazione e superficialità.

“Quello che è più importante – conclude il consigliere Paolo Sola – è che le istituzioni, a partire da quelle locali, diano il via una costante attività di sensibilizzazione alla tutela, al benessere e alla protezione degli animali, e non solo quelli più comunemente noti come “d’affezione”. C’è bisogno di sviluppare sensibilità ed empatia, partendo anche da iniziative informative rivolte ai più piccoli, perché possa mettersi in moto una vera e propria rivoluzione culturale. Una società più sensibile e vicina al mondo animale non potrà che essere una società più umana”.

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