Pescara, Consiglio comunale: bufera sul Regolamento Polizia municipale

Pescara. Non prendono parte al voto sulla delibera per il Regolamento Polizia municipale i consiglieri comunali di centro destra, che con una nota stampa motivano la loro decisione:

“Due i punti di contestazione: innanzitutto la decisione di ridurre i servizi armati, violando la norma stessa che consente di incrementarli, ma non di ridurli; in secondo luogo, il rifiuto di prevedere il turno notturno della Polizia municipale con tre agenti, circostanza che garantirebbe la sicurezza dei vigili stessi e li metterebbe in condizioni di operare con maggiore efficacia, specie nel periodo estivo, quando Pescara si trasforma in un far west, in barba a ogni richiesta di sicurezza posta dai cittadini stessi”.

A comunicarlo, i consiglieri dei gruppi Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e Pescara Futura, al termine della giornata odierna di Consiglio comunale.

“È evidente che dalla sinistra ci separa non un diverso punto di vista, ma un modello culturale diametralmente opposto e, di conseguenza, non possiamo e non vogliamo renderci complici dell’approvazione di un regolamento che riteniamo illegittimo sotto diversi profili, oltre che carente e inadeguato. La responsabilità ricadrà interamente sulla maggioranza di sinistra del sindaco Alessandrini”.

“Quel regolamento rappresenta l’ennesima mortificazione del servizio svolto dalla Polizia municipale, che si vede relegata al ruolo di cenerentola dell’amministrazione. Sono settimane che discutiamo su quelle carte, cercando di trovare una giusta mediazione, cercando di portare avanti le istanze non del centrodestra, ma dei pescaresi e degli stessi agenti e sindacati”.

“Due i punti inaccettabili, innanzitutto la previsione di riduzione dei servizi armati da parte degli agenti, come, ad esempio, la vigilanza svolta all’interno del Palazzo comunale: durante tale servizio, ad esempio, secondo il Comandante Maggitti gli agenti non devono essere armati, violando le precise prescrizioni in tal senso contenute dalle circolari ministeriali che sono chiare quando dicono che il Consiglio comunale può ampliare, ma non ridurre i servizi armati individuati dalla legge”.

“Secondo punto inaccettabile, è il rifiuto netto di prevedere il ripristino del turno notturno della Polizia municipale con almeno tre agenti in servizio, ed è su questo step che è definitivamente saltata qualunque possibilità di accordo”.

“Per il centrodestra la sicurezza e la vivibilità del territorio rappresentano un obbligo non solo politico o amministrativo, ma morale, che ogni giorno diventa più urgente”.

“Nelle ore notturne Pescara diventa terra di nessuno, dove tutti pensano di poter fare di tutto senza alcun controllo né limite, basta pensare alle enormi problematiche che si vivono in aree centrali, e non solo periferiche, di Pescara, come piazza Muzii, dove l’emergenza schiamazzi deriva proprio dall’assenza di un presidio di legalità. La presenza fisica degli agenti di Polizia municipale rappresenta un deterrente naturale, ovviamente mettendo gli stessi vigili nelle condizioni di lavorare, essi stessi, in totale sicurezza con almeno tre unità operative per turno”.

“A questo punto ci sembra non ci siano più le condizioni per portare avanti una evidentemente inutile trattativa: il centrodestra ha ritirato tutti i propri emendamenti migliorativi, non parteciperemo ulteriormente al dibattito sulla delibera e ora la palla e la responsabilità passano al centrosinistra, che si assumerà l’onere di approvare un Regolamento a nostro giudizio illegittimo e che va contro gli interessi dei cittadini”.

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