Pescara, bando periferie sospeso: parte la mobilitazione

Pescara. All’indomani del voto con cui il Senato ha sospeso fino al 2020 il Bando di riqualificazione della Periferie, si muove la mobilitazione istituzionale per non fermare l’iter della fase attuativa dei progetti già divenuti esecutivi nella città di Pescara.

Stamane la conferenza del sindaco Marco Alessandrini con l’assessore alla Riqualificazione delle Periferie Giacomo Cuzzi, a cui hanno preso parte anche l’assessore alla Cultura Giovanni Di Iacovo, i consiglieri di maggioranza e tante delle associazioni partner del progetto del Comune di Pescara, consegnato alla Presidenza del Consiglio lo scorso 8 giugno e pronto al decollo.

“La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno ieri pomeriggio e ci ha lasciato letteralmente senza parole – così il sindaco Marco Alessandrini–  Tanti sono gli interventi importanti ricompresi nel nostro progetto, in ambito sociale, culturale e soprattutto lavori pubblici, fra questi il collegamento della strada Pendolo, per favorire una mobilità più ampia trasversale alla città. E’ in corso una mobilitazione dell’intero sistema dell’ANCI che ci coinvolgerà certamente, perché questo non è solo un problema di Pescara, è una scelta che pregiudica tutte le amministrazioni italiane. Faremo quello che serve per difendere i termini attuali e non perdere la possibilità di attuare quanto progettato adesso, uniti agli altri sindaci, perché sono convinto che la mobilitazione sarà alta. E’ necessario che il bando produca i suoi effetti sulle nostre periferie portare nella realtà quanto abbiamo progettato”.

“Non è una bella giornata per la città, né per i 96 Comuni che hanno beneficiato della misura, la più grande opera di rammendo per aree urbane periferiche, che negli ultimi venti anni sono state carenti di fondi e riqualificazione – così l’assessore alle Periferie Giacomo Cuzzi–  Nel progetto di Pescara su cui lavoriamo con un gruppo molto esteso da oltre due anni e mezzo, abbiamo approvato già gli esecutivi. E’ un raggio di azione che va da Fontanelle dov’è prevista la riqualificazione della piazza e la costruzione di alloggi per disabili e infrastrutture per sport e verde, a San Donato, Zanno, Villa del Fuoco, intervenendo anche su via Stradonetto, via Sacco, nel Borgo Marino sud con la riqualificazione della piazza Caduti del Mare in stand by da anni che diverrà bellissima con l’opera di Franco Summa pensata per colorarla. Non solo lavori pubblici, ma anche un percorso avviato con i settori Cultura, Sport e le Politiche sociali per riempire i quartieri di servizi e dargli un’anima, relazionarci ai ragazzi, per dare loro una città vivibile e agevolare progetti per evitare la dispersione scolastica. La ghettizzazione è una vera e propria piaga, che si contraddistingue per i risvolti sociali, ma invade anche altri campi, il progetto è nato per vincerla e unire i quartieri nell’ottica di una città policentrica.

Per noi la sospensione è una doccia gelata, uno schiaffo non solo ai cittadini, ma un danno alla città. Noi a Roma siamo andati a firmare un contratto che stabilisce tempi e modalità, abbiamo assunto degli impegni, abbiamo già progettato gli interventi, per la strada Pendolo è avviata la fase degli espropri, sono partite diverse gare, abbiamo corso per vedere realizzati gli interventi il prima possibile e avviare i lavori entro la fine dell’anno. Un danno anche per tutti i partner che ci hanno sostenuto e hanno dato al progetto del Comune valore aggiunto, capace di conquistare un ottimo punteggio grazie al loro apporto. E’ davvero una cosa difficile da superare. Sicuramente saremo al fianco di tutti i sindaci e le forze politiche che si mobiliteranno, per invitare Governo e Parlamento a tornare indietro su questa decisione, perché è un grave danno alle fasce più deboli: non si possono promettere sostegno alle famiglie e poi togliere loro proprio le risorse per lo sviluppo e la riqualificazione dei quartieri più sensibili”.

“E’ un colpo al cuore a uno dei punti fondamentali dell’azione amministrativa e dell’attività legata alla diffusione della cultura – dice l’assessore alla Cultura Giovanni Di Iacovo– Uno degli obiettivi del Bando era quello di portare cultura in tutto il corpo della città. Con l’opera di Millo a Fontanelle abbiamo iniziato questo nuovo corso, ma la parte massiccia veniva dai progetti straordinari provenienti dal bando, che spostavano i centri della cultura, della produzione e dello spettacolo ed era una cosa a cui lavoravamo da molti anni. Tutti aspettavano la data dell’8 giugno per iniziare e accendere le periferie della città, confido fino all’ultimo che si possa disinnescare questo colpo basso”.

“Dobbiamo mantenere le risorse che ci consentono di intervenire su un fronte che è sicuramente fra i più importanti per un’amministrazione come la nostra – così l’assessore alle Finanze e Sport Giuliano Diodati– Pescara conta molto sulle risorse previste dal piano della Presidenza del Consiglio, 18 milioni di euro che ne movimentano ben 58 nel soldalizio con il privato promosso dal bando e che danno l’opportunità all’ente, che sta navigando spedito nel percorso di riequilibrio dei conti, di avere risorse preziosissime da investire. E’ necessario che vengano impiegate subito, per dare sfogo alla progettualità prodotta il prima possibile”.

“Un lavoro continuo quello sul bando – aggiunge il presidente della Commissione Consiliare Politiche Sociali Tonino Natarelli– Un lavoro intessuto con le associazioni cittadine che operano nel sociale per coordinare tutte le attività, in modo da rendere organico gli interventi di settore, sia dentro che fuori dal bando. Come Commissione abbiamo fatto un lavoro immenso, il 30 per cento delle attività sono state concentrate sulle periferie, coinvolgendo tanti soggetti, dalle parrocchie all’università. Speriamo di riuscire a far sentire la voce e a correggere questa rotta nefasta”.

Solidale con l’amministrazione comunale anche il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia: “Insieme alla maggioranza – dice il capogruppo Guerino Testa – è necessario fare una battaglia comune che non ha colore politico, ma che ha come unico fine Pescara e la riqualificazione delle nostre periferie. Fratelli d’Italia si è sempre battuto per il territorio e per le sue diversità e, come ho fatto anche in passato per il Porto di Pescara in veste di commissario, o quando ho evitato il pedaggiamento dell’Asse attrezzato – unico presidente di Provincia a schierarsi contro il Governo – anche oggi io insieme a Massimo Pastore e Alfredo Cremonese ci metteremo lo stesso impegno e la stessa caparbietà. Infine – conclude Testa – da subito il Consiglio Comunale deve pretendere che tutti i parlamentari abruzzesi facciano battaglia per scongelare Fondi importanti per il nostro territorio”.

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